Aidone restauro chiesa Madre di San Lorenzo

Aidone. Dopo un fitto lavoro di oltre 5 mesi, lunedì scorso, è stato trasmesso alla Soprintendenza di Enna il progetto di restauro della chiesa Madre di San Lorenzo, con l’obiettivo di sistemare degnamente la più antica chiesa di Aidone e i suoi tesori di opere d’arte, quadri, statue, altari, affreschi, stucchi, organo e di mettere in luce le parti più antiche, risalenti all’età normanna, emerse nel corso dei precedenti restauri realizzati nell’ambito del Por 2000-2006.
Il progetto di € 960.000,00, di cui € 600.000,00 a base d’asta, è stato messo a punto dall’arch. Enrico Caruso, direttore del Parco archeologico di Morgantina e del Museo archeologico di Aidone, e dal geom. Francesco Piccillo che, credendo nelle potenzialità del Parco, nel dicembre 2010, ha scelto di venire a lavorare ad Aidone. Il progetto è stato redatto dall’equipe del Parco per conto della Soprintendenza ai Beni culturali di Enna, che lo ha proposto all’Assessorato dei beni Culturali e dell’Identità Siciliana, cui adesso spetta il compito di emettere il decreto di impegno di spesa nell’ambito del PO FESR 2007-2013. Non sfugge a nessuno l’importanza del completamento del restauro, avviato nel 2007, e che ha interessato i tetti della chiesa Madre San Lorenzo. Anche perché con i risparmi accantonati nel corso dei lavori, l’arch. Caruso, non ancora direttore del Parco ma allora semplicemente direttore dei lavori di San Lorenzo, ha realizzato il piccolo museo nell’ex sagrestia della chiesa, inaugurato il 9 agosto 2011 alla presenza del vescovo di Piazza, mons. Michele Pennisi, e del soprintendente di Enna, Fulvia Caffo.
“Adesso – dichiara il dott. Caruso- con il nuovo progetto di ampliamento del Museo della chiesa Madre, siamo certi che anche questo Museo sarà degno di rappresentare la comunità aidonese consentendo, oltre all’arrivo di fondi di una certa consistenza in grado di dare ossigeno all’asfittica situazione economica locale, oltre che lavoro per i giovani che spesso scelgono di andare via, di dare alla città di Aidone e al suo centro storico, un altro polo di richiamo a nord della città in grado di bilanciare il museo archeologico a sud”. “Si genererebbe, finalmente – sottolinea il dott. Caruso- un sistema virtuoso in modo da consentire al visitatore di conoscere Aidone e il suo centro storico in lungo e in largo”. Da quando il Parco archeologico di Morgantina è diventata una realtà, la comunità locale è stata coinvolta per la prima volta nel suo funzionamento: diverse ditte aidonesi sono state coinvolte in occasione di lavori effettuati all’interno del Parco o del Museo, generando un sistema di coinvolgimento che se portato avanti e ulteriormente implementato, potrà creare nuove occasioni di lavoro per tutti. Si deve dare atto, al direttore del Parco Caruso, di avere svolto un’opera egregia in favore del Museo di Aidone che, con l’arrivo della Dea di Morgantina e con i lavori da lui condotti, ha dato al piccolo museo, una veste internazionale, apprezzata da tutti, come si evince dalle più che favorevoli annotazioni del registro dei visitatori, compreso GianAntonio Stella o gli stessi membri del J. Paul Getty Museum che, nell’ottobre scorso, hanno sono venuti ad Aidone per vedere la nuova sistemazione della statua. Non mancherà certo all’Assessore regionale dei Beni Culturali prof. Missineo, che recentemente ha sottolineato come il Museo di Aidone, con i suoi quasi 55.000 visitatori nel 2011 (a fronte dei quasi 5000 del 2010) sia oggi il terzo museo archeologico di Sicilia, avviare, con i lavori di restauro di San Lorenzo di Aidone, davvero e finalmente il milionario programma per il Distretto ennese, annunciato nell’aprile del 2011 poco prima dell’inaugurazione della nuova ala del Museo archeologico di Aidone, dove oggi è egregiamente esposta la Dea di Morgantina.

Angela Rita Palermo