Leonforte. Mozione di invito al Sindaco “avere il coraggio di presentare le dimissioni”

Leonforte. I Consiglieri Angelo Cremona e Mario Panvini hanno presentato al Presidente del Consiglio una mozione con cui chiedono a tutto il Consiglio comunale di esprimersi nel merito in quanto “il Sindaco, deve prendere coscienza della propria incapacità amministrativa e che ogni suo sforzo è in ogni caso reso vano dall’insufficienza numerica che lo sostiene” e di conseguenza “avere il coraggio presentare le dimissioni”.

I Consiglieri comunali premettono:
– che il Sindaco, in occasione delle ultime elezioni locali del maggio 2008, presentava alla cittadinanza un documento programmatico nel quale vi erano indicati una serie di punti qualificanti che, in caso di successo elettorale, avrebbero costituito le linee guida dell’attività amministrativa;
– che il Sindaco, amministra il Comune di Leonforte da quasi quattro anni, tempo sufficiente per concretizzare almeno alcuni dei punti programmatici indicati nel predetto documento;
– che nella qualità ed in conformità al dettato normativo che conferisce al Consiglio poteri di indirizzo e controllo, gli scriventi hanno effettuato una verifica dell’attuazione del programma anche alla luce della situazione in cui versa la città;
– che passando ad analizzare il predetto documento, con profonda amarezza e rammarico, si è avuto modo di constatare che neanche un punto è stato attuato e che, in alcuni casi, si è verificato l’esatto opposto. Passando in rassegna tale documento, si evince ed emerge quanto segue:
1) il Sindaco, tra le priorità, si promuoveva di attuare un costante controllo del territorio in sinergia con gli Organi competenti. Purtroppo, bisogna constatare che il controllo del territorio, nonostante gli immani sforzi compiuti dalle Forze dell’Ordine che operano con organici fortemente ridotti, risulta deficitario e questa Amministrazione nulla ha fatto per impedire ciò. Il Commissariato di Pubblica Sicurezza che fra l’altro rischia di scomparire, è ormai da svariati mesi depotenziato ed effettua le attività di presidio del territorio fino alle ore 20,00. Ciò determina il venir meno di quella garanzia di sicurezza e controllo che tutti i cittadini reclamano;
2) il Sindaco, si promuoveva di dare impulso alle politiche sociali con speciale attenzione alle famiglie e ai diversamente abili. Anche sotto questo profilo, è stata attuata dall’Amministrazione una politica contraria volta a ridurre ed annullare una serie di servizi rivolti alle fasce più deboli, secondo valutazioni eccessivamente ragionieristiche a discapito di quelle valutazioni socialmente necessarie. E’ il caso dell’assistenza domiciliare agli anziani, per intenderci quello che la cooperativa Asmida svolgeva sul territorio di Leonforte da oltre ventianni anni e che, in barba ai buoni propositi del programma elettorale, a causa dei tagli lineari “alla Giulio Tremonti” operati dall’Amministrazione, la procedura di affidamento ad evidenza pubblica ai sensi della normativa vigente dal 2010 non è stata più esperita, con la conseguente mancanza di un servizio qualitativamente eccellente e la perdita di dieci posti di lavoro. Nel frattempo, solo grazie alla collaborazione degli addetti ai cantieri di servizio e al buon senso dell’Ufficio Assistenza, è stato offerto un minimo servizio agli anziani, fatto dalle poche prestazioni garantite dalla buona volontà e capacità dei prestatori d’opera interessati, ma che di certo è stato accomodante e riduttivo. Anche il servizio di refezione scolastica che negli anni precedenti era stato effettuato è stato dall’Amministrazione comunale dapprima ridotto nella durata (nei soli mesi da febbraio a maggio) e addirittura nell’anno scolastico 2011-12 è stato totalmente cancellato;
3) sulle strategie ambientali finalizzate alla valorizzazione delle risorse paesaggistiche, monumentali e culturali nulla è stato fatto, anzi si assiste inerti alla situazione di degrado e di abbandono;
4) lo stesso dicasi per il risparmio energetico e l’utilizzo dell’energia fotovoltaica negli edifici pubblici;
5) in ordine allo studio organico per riprogettare un piano del traffico che sia più fluido nulla è stato fatto. Al contrario la viabilità è sempre più caotica ed anche le ultime scelte adottate dall’Amministrazione in tema di isola pedonale dimostrano grande confusione ed approssimazione essendo le iniziative non dettate da un piano programmatico più ampio ma da manovre contingenti. Anche in ordine alle strisce blu l’Amministrazione non ha dimostrato di avere un progetto complessivo valido se non iniziative chiaramente dettate da ritorni elettoralistici;
6) ma è sull’Ospedale che si evidenzia la maggiore approssimazione ed incapacità politico-programmatica. Proprio a causa della scelta compiuta dal primo cittadino in sede di conferenza dei sindaci si è accettato un piano sanitario che se non porterà alla chiusura della struttura, sicuramente ne determinerà uno svuotamento ed una perdita di ruolo, con conseguente disservizio per la cittadinanza che si vedrà costretta a recarsi presso altre strutture. Peraltro nessuna azione è stata posta successivamente dal Sindaco per cercare di ovviare all’errore commesso e le uniche iniziative a difesa sono state prese dal comitato cittadino;
7) nel settore economico nessuna iniziativa è stata intrapresa ed i promessi studi di fattibilità sull’area artigianale e sul piano commerciale che non sono stati mai avviati;
8) anche la promessa di meglio e diversamente strutturare gli Uffici comunali non ha avuto alcun riscontro l’Amministrazione come specchietto per le allodole ha posto sin dall’inizio unicamente al centro della questione la riduzione del numero dei capi settore, per altro mai attuata, per lasciare, invece, il resto della composizione generale identica a quella di quattro anni addietro, senza saper rafforzare e valorizzare gli uffici in termini di efficienza dei servizi offerti alla cittadinanza;
9) per quanto riguarda la sperimentazione del prestito d’onore se pur proposto in questi anni nel bilancio comunale gli effetti risultano del tutto inesistenti;
10) inoltre, della promessa fatta dal palco durante i comizi elettorali che avrebbe abbassato le bollette della spazzatura di un terzo, forse si trattava solo dell’euforia di una campagna elettorale propagandistica che mirava al consenso per la vittoria. Infatti non solo non ha mai attuato quanto promesso ma lui stesso ha proposto un aumento, delle tariffe a carico dei cittadini che invece sono stati tutelati dal Consiglio comunale che ha rigettato e modificato di propria iniziativa e a maggioranza la delibera propedeutica al bilancio di previsione che prevedeva l’aumento della TARSU del 25%;
11) sempre più tragica è la situazione economica che l’Ente comunale sta attraversando, come si evince dall’ultima delibera di G.M. per un ulteriore anticipazione di cassa di altri 500.000 euro che porta il totale a 2.600.000 euro, come dire non riesco a pagare i debiti che già ho, “ma chi se ne frega io ne faccio degli altri in carico Comune”. Ma non siamo forse noi il Comune? Ormai è quasi certo che ci si avvia al dissesto finanziario senza nessuna volontà di evitarlo, tanto saranno i cittadini a pagare in termini economici, di servizi e di personale. Dove è finito quindi quel recupero economico che è stato il pilastro della campagna elettorale del 2008 del primo cittadino che gridava al mancato senso di responsabilità di tutte le amministrazioni che lo hanno preceduto? A vero la giustificazione sta nel fatto che ci sono meno trasferimenti, e quindi perché spremersi le meningi a cercare soluzioni diverse! L’unico obbiettivo del Sindaco a questo punto è quello di concludere in ogni caso i cinque anni della sua sindacatura in maniera rattoppata senza curarsi del fatto che il tempo si, può essere guaritore ma solo se guadagnato. Se come in questo caso viene perduto continuamente non si fa altro che aggravare la situazione portando inevitabilmente ed inesorabilmente ad offuscare l’immagine della città leonfortese e arrecando danni mortali alla vita della collettività Ma chi se ne frega pensa il nostro Sindaco chi viene dopo la racconta e ne piangerà le conseguenze, intanto IO, IO, IO……… sempre e solo io mai noi, mai la collettività, mai la nostra Leonforte, alla faccia del senso di responsabilità che a questo punto serve solo per vincere le elezioni;
12) in ultimo il Sindaco si impegnava a lottare affinché si concludesse la decennale vicenda della costruzione del nuovo Liceo Classico. Ed effettivamente tale vicenda si è conclusa definitivamente essendo tale opera, tra quelle per le quali è stato revocato il finanziamento. Con grande pace del Sindaco che nulla ha fatto per evitare ciò.
Per cui concludono i due Consiglieri: “Considerato
– che il paese versa, visibilmente, in una situazione di degrado e disagio economico e sociale;
– che il Sindaco, potrebbe prendere coscienza della propria incapacità amministrativa e che ogni suo sforzo è in ogni caso reso vano dall’insufficienza numerica che lo sostiene in Consiglio Comunale tale da non permettergli di attuare la sua linea politica e programmatica come dimostrano fino ad oggi le votazioni del massimo consesso civico in merito alle proposte fatte dall’Amministrazione Comunale, potrebbe quantomeno oggi attuare l’obiettivo generale indicato nel predetto documento, ossia tutelare l’interesse della città ove solo avesse il coraggio di presentare le proprie dimissioni”.