Enna Calcio: Nella tana del Modica per non sfigurare

Ogni gara è come se fosse un tormento per l’Enna perché non si sa mai come ne uscirà. Dimenticato ormai come si conquistata una vittoria, per i gialloverdi l’unico pensiero è quello di scendere in campo e mettere nel sacco meno gol possibili. Oggi pomeriggio dovrà provarci in casa di un Modica in buona forma e lanciatissimo. La formazione rossoblu, dopo un pessimo iniziò, iniziò la sua risalita in classifica proprio contro l’Enna nel girone d’andata, da lì fu la svolta per il Modica, mentre per gli ennesi nulla è cambiato. Gli avversari odierni dell’Enna pregustano già i tre punti che li proietteranno a quota 31, quasi fuori dai play out che alla fine sono l’obiettivo stagionale. Una meta irraggiungibile per l’Enna che oggi sarà condannata anche dalla matematica. In quel di Modica l’Enna si presenterà con la formazione al completo e con in più di nuovo il portiere Emanuele Scopazzo. Quella dell’estremo difensore è una vicenda che ha ormai assunto i connotati di una telenovela perché nelle ultime giornate la società ha spesso sparigliato le carte. Dopo le prove poco brillanti dei giovani, la società si era affidato ai due veterani Messina ed appunto Scopazzo, cento anni in due. Dopo un paio di presenze, però, Scopazzo dovette recedere dal ritorno in campo perché su di lui pesava una lunga squalifica. Ecco allora che era ritornato in campo Vincenzo Messina che per la verità domenica scorsa con l’Orlandina nonostante l’età e gli acciacchi non aveva sfigurato, anzi per qualche maligno si è dimostrato più in palla di qualche altro. È però di ieri la novità che l’intera vicenda è risolta ed oggi Scopazzo può tornare tra i pali della porta ennese. Un dato è ineludibile, in mancanza di emozioni sportive, quest’anno è stata la società ad animare l’Enna con decisione alquanto pittoresche assunte pur di salvare il salvabile e quindi il titolo sportivo di una società gloriosa. Va dato atto alla società che fin qui ci sta riuscendo e quasi certamente porterà a termine l’impegno. Semmai ci sarà da capire se in futuro questi sacrifici saranno serviti o se in estate ci si ritroverà di nuovo di fronte ai mille dubbi sulla sopravvivenza dell’Enna. Tra i dirigenti c’è un certo ottimismo, ma, si sa, il passato ennese ha insegnato tanto, soprattutto a non illudersi.