Enna non è tra i primi 10 comuni capoluogo di provincia nella graduatoria carico fiscale che pesa su ogni cittadino

Enna non è tra i primi 10 comuni capoluogo di provincia nella graduatoria del carico fiscale che pesa su ogni cittadino, ma non è neppure tra quei 10 comuni capoluoghi di province con il minor carico fiscale pro capite. E’ questo il principale risultato emerso dall’elaborazione realizzata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre dei dati relativi alle entrate tributarie versate nel 2011 da tutti i contribuenti ai Comuni, alle Province ed alle Regioni in rapporto alla popolazione residente. Con la pressione tributaria locale di 1029 euro procapite, Enna si trova a metà classifica dove il primo posto è occupato da Varese con 1714 euro pro capite e l’ultimo posto da Lanusei (il capoluogo di una delle nuove province della Sardegna) con 671 euro pro capite. Ma se confrontiamo il dato di Enna con la media nazionale, che è di 1230 euro pro capite, viene da chiedersi come sia possibile che sul cittadino di Enna gravi un peso fiscale di queste proporzioni, se si pensa allo stato di estrema debolezza in cui si trova l’economia ennese. In media il contribuente ennese ha versato al Comune 452 euro, 48 euro alla Provincia e 528 euro alla Regione. Se confrontiamo il valore di questi dati con il valore medio nazionale, che è 383 euro per la pressione tributaria comunale, 71 euro per quella provinciale e 776 euro per l’altra regionale, scopriamo che sul cittadino ennese grava una pressione tributaria comunale superiore alla media nazionale. Scorrendo la graduatoria della pressione fiscale pro capite, scopriamo che il contribuente ennese condivide assieme al contribuente siracusano il non invidiabile primato di essere il contribuente siciliano più tartassato. Il confronto è possibile farlo con 8 dei 9 comuni capoluoghi di province della Sicilia perché i dati relativi a Catania non sono disponibili. La pressione tributaria locale pro capite riferita al 2011 in 8 dei 9 comuni capoluogo è questa: 1035 euro a Siracusa, 1029 ad Enna, 968 a Palermo, 968 a Ragusa, 942 a Trapani, 874 a Messina, 789 a Caltanissetta e 671 ad Agrigento. Sono due le riflessioni da fare su questi dati. In genere, dove si versano più tasse i livelli di reddito sono più alti e quasi sempre la qualità e la quantità dei servizi offerti sono migliori. Questo non sembra che sia il caso di Enna. La graduatoria è il risultato dell’elaborazione dei dati sulla pressione tributaria locale precedenti alla raffica alla raffica di aumenti scatenata dalle due manovre d’estate dell’ultimo governo Berlusconi e dal decreto “salva Italia” del governo Monti. Alla luce di quest’ultima considerazione, c’è da attendersi per il 2012, rispetto al 2011, un aumento della pressione tributaria locale.

Silvano Privitera