Enna Calcio: Tracollo interno con il Taormina

Enna Calcio –Taormina 0-8
Enna: Ferrarello; Starrantino, Di Giorgio, Pirrera, Altabella; Di Majo, Giunta, Lanieri, Bizzini; Alessandro, Brugliera. Dir. Passamonte.
Taormina: Panarello; Giacalone, Laquidara, Puglia, Scolaro (50’ Bonaccorso); Filistad, Catania (70’ Timpanaro), Blatti, Mancuso; Totaro (50’ Randazzo), Franco. All. De Cento.
Arbitro: Mazzarisi di Caltanissetta.
Reti: 5’, 70’ Franco, 20’, 34’, 49’ Totaro, 72’ e 81’ Randazzo, 86’ Laquidara.
Enna. Non trova fine la crisi dell’Enna che perde anche contro il Taormina ed ancora una volta lo fa con proporzioni oceaniche. Otto gol a zero è il bilancio con cui l’Enna si è congedata dal proprio stadio – chiuso perché inagibile – salutando così l’Eccellenza. Gara senza storia quella che si è vista ieri tra i locali gialloverdi ed un Taormina che si è quasi visto costretto dall’insufficienza avversaria a realizzare otto gol. E dire che a rischiare d’andare in vantaggio per prima è l’Enna con Emanuele Alessandro che in più occasioni brucia gli avversari sulla corsa, ma la poca lucidità sotto porta gli nega il gol. Tutto l’opposto del Taormina che ad ogni affondo trova la rete. Inizia al 5’ Franco che di testa appoggia in rete un cross di Filistad. Il raddoppio arriva al 20’ con Totaro che dà il via alla tripletta personale con un colpo di testa. Il tris del Taormina arriva al 34’ ancora con Totaro. Sul punteggio di 3-0 si va al riposo con la certezza che le sorti del match non cambieranno, semmai resta da vedere le proporzioni della sconfitta. Così al 49’ Totaro segna il suo terzo gol e lascia spazio a Randazzo che avrà a suo modo la possibilità di gioire perché la difesa ennese fa acqua da tutte le parti. Al 70’ è però la volta di Franco andare a pochi metri dalla linea di porta. Passano due minuti ed il neo entrato Randazzo segna il “set” con il gol del 6-0 a porta praticamente sguarnita. Enna evanescente e mai in partita, per cui gli avversari si trovano quasi senza volerlo di fronte alla porta così come capita a Randazzo che approfitta di un fuorigioco fatto male dalla difensiva ennese e segna il 7-0. Nel finale c’è gloria anche per l’esterno Liquidara che, complice ancora una volta un fuorigioco sbagliato dagli ennesi, si porta fino alla linea di fondo e batte con un diagonale Ferrarello. Anche questa sconfitta è il disegno della stagione ennese che finalmente è sul finire e permetterà di mettere la parola fine a questa continua mortificazione sportiva.

L’analisi del match
Un’altra giornata nera per l’Enna che vede far festa anche il Taormina che ieri ha vinto al “Gaeta” per 8-0. Otto gol a zero, una pesante sconfitta che il “Gaeta” nella sua storia non aveva mai visto a differenza di un’Enna che in questa stagione sta mantenendo una media di gol che solo in rare occasioni nel girone di ritorno non è scesa al di sotto del cinque. Ma si sa che la musica è questa, piuttosto la speranza è che tutto finisca presto e si dia avvio ad una nuova era possibilmente fatta di progetti e personaggi in grado di ridare dignità alla storia dell’Enna Calcio. Che sia questa società o un’altra si vedrà tra qualche settimana. È però certo che gli attuali dirigenti per quello che hanno fatto vedere in questa stagione non sembrano in grado di poter gestire un’altra stagione perché i danni fatti sono sotto gli occhi di tutti e la retrocessione in Promozione è solo uno degli effetti più evidenti. Il Taormina ieri ha fatto una gita ad Enna ed ha portato via anche il gradevole souvenir della vittoria confezionata ad arte con otto gol che la squadra di Saro De Cento non ha faticato a mettere a segno. I gol sono praticamente giunti senza fatica alcuna, ma serviti su un piatto d’oro dai giocatori. A loro va una menzione a parte. È pur vero che hanno contribuito alla disfatta e alle mortificazioni subite in campo, ma è altrettanto vero che mettendoci la faccia – e per di più non essendo del capoluogo – hanno salvato il titolo dell’Enna che altrimenti già da qualche mese si sarebbe ritirata. Per chi lo abbiano fatto e soprattutto se tra qualche mese sarà servito, non è dato saperlo. Chi invece dovrebbe porsi delle domande è l’intera dirigenza, dal primo all’ultimo. Sono loro che dovranno tracciare un bilancio e dire se davvero hanno fatto il tutto per dare dignità all’Enna e se hanno sempre fatto uno schizzo di quella che era la realtà. Un appunto, infine, anche alla città, saprà ritornare protagonista riappropriandosi della squadra e rilanciandone le quotazioni? Anche per questa risposta si dovrà attendere.