Agira, eternit ed altri rifiuti pericolosi abbandonati in contrada Gianguzzo

Agira. Pannelli di eternit frantumati e altri rifiuti pericolosi ammucchiati in contrada Gianguzzo all’inizio del ponte che collega la statale Agira – Regalbuto alla strada provinciale 21. A denunciarne la presenza sono i volontari della sezione locale dell’associazione Legambiente guidati dal presidente Mariano Mazzocca. Gli ambientalisti, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da parte dei cittadini, hanno deciso di interessare le autorità.
Con una lettera Mazzocca ha chiesto un intervento agli enti competenti in materia: la provincia regionale di Enna, il comune di Agira, il distaccamento forestale di Agira ed il distretto agirino dell’Asp numero 4 affinché venga presto eliminata questa situazione di forte rischio. L’Eternit è infatti un marchio di fibrocemento a base di amianto. E’ stato brevettato dall’austriaco Ludwig Hatschek nel 1901 ed è stato ribattezzato con il nome Eternit per l’elevata resistenza. Già nei primi Anni 60 era noto in tutto il mondo che la polvere di amianto, generata dall’usura dei tetti, provocasse una grave forma di cancro, il mesotelioma pleurico, oltre che asbestosi, malattia polmonare cronica dovuta all’inalazione di fibre di amianto. Nonostante questo si continuò a produrre oggetti in eternit fino al 1986. E solo dal 1992 è vietata in Italia l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione.

Luca Capuano