Valguarnera. Il sogno svanisce a 5’ minuti dalla fine dei tempi supplementari e l’appuntamento con la 1’ categoria viene rimandato di almeno un anno. La Valguarnerese non ce la fa sul proprio campo, nella finalissima dei play off a battere o quanto meno pareggiare con la Belpassese; finisce 4-2 per gli ospiti alla fine di una partita rocambolesca e per certi versi incredibile per il mancato arriva della terna arbitrale ufficiale che doveva provenire da Marsala. Infatti la gara prevista per le 16,30 è iniziata alle 18 e finita alle 20,30 con una nuova terna di Enna. Ai giallorossi locali sarebbe bastato il pareggio per il salto di categoria ma non ha saputo sfruttare la ghiotta occasione che gli si presentava. Un vero peccato . Troppo forti gli etnei? No, nel modo più assoluto, ma sul campo è apparsa una squadra più ordinata, più preparata atleticamente e meno nervosa che ha saputo colpire nel momento culminante. La Valguarnerese, priva del suo giocatore fondamentale Filippo Barbarino fermo per squalifica e dell’uscita per infortunio del bomber Napoli, ha peccato forse di inesperienza, sentiva troppo la partita e non ha saputo essere cinica in particolare nella parte centrale del primo tempo quando era riuscita a passare in vantaggio con un netto calcio di rigore di Balbo. E che le polveri per gli attaccanti fossero bagnate si è visto nel corso della partita. Gli ospiti non si sono scomposti più di tanto riuscendo perfino a ribaltare il risultato nella prima frazione della ripresa, agguantato però dai locali su 2-2 proprio al 90°. Fatale per i locali l’espulsione subito dopo di La Delfa, che ha lasciato i giallorossi in inferiorità numerica con la squadra già in debito di ossigeno. I tempi supplementari sono stati un supplizio a difesa del pareggio, ma proprio quando dopo tanta sofferenza si pregustava la gioia con i tifosi pronti ad esplodere un uno-due micidiale degli ospiti chiudeva la contesa. Delusi e amareggiati alla fine per l’occasione mancata il presidente Draià e mister Tudisco.
Rino Caltagirone