Precarietà e ammortizzatori, iniziative CGIL in tutta Sicilia

Sono decine di migliaia in Sicilia i lavoratori precari. Sia che si trovino nel settore pubblico che in quello privato ad accomunarli e’ lo stato di incertezza che grava sulla loro condizione di lavoro e di vita. Contro la precarieta’ si sono svolte oggi nell’isola iniziative della Cgil in tutte le province, con il coinvolgimento anche dell’Udu e della Rete degli studenti. Alla “giornata contro la precarieta’” hanno aderito oltre 20 associazioni culturali, studentesche e di volontariato giovanile. In piazza anche chi il lavoro lo ha perduto ed e’ in attesa degli ammortizzatori sociali in deroga, stoppati da un contenzioso Regione -Inps. In Sicilia sono precari 22.500 lavoratori degli enti locali, 2.200 della sanita’, 700 della regione. Si aggiungono oltre 30 mila precari della scuola e 3.500 della formazione professionale. Poi c’e’ il mondo degli stagionali e dei lavoratori con contratto a tempo determinato (agricoltura, forestazione, consorzi di bonifica). E l’universo sempre piu’ in espansione del lavoro atipico che impegna decine di migliaia di persone piu’ o meno giovani. La Cgil calcola che su 10 nuovi contratti stipulati 8 sono a tempo determinato: tanto lavoro in somministrazione (ad esempio nei call center), partite Iva e Co-Co- pro (“che spesso- sostiene la Cgil- celano lavoro subordinato”), lavoro a chiamata, associazione di partecipazione, uso dei voucher. Lavoro, insomma, dentro quella giungla contrattuale che la Cgil chiede venga sfoltita. “Chiediamo l’abolizione dei contratti piu’ precari e delle forme di lavoro che celano truffe- dice Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia-l’estensione degli ammortizzatori sociali a tutti gli iscritti alla gestione separata dell’Inps, la regolamentazione degli stage (17 mila giovani coinvolti in Sicilia nel 2009) e soprattutto investimenti e innovazione per creare nuova occupazione”. Parliamo di una regione che registra un tasso di disoccupazione giovanile del 43% e che conta 35 mila Neet, giovani cioe’ esclusi dal mondo del lavoro e della formazione. Per i precari del pubblico impiego la Cgil chiede “l’accelerazione delle stabilizzazioni nella chiarezza dei percorsi e delle procedure. Ci sono tante persone- dice Maggio- che svolgono ormai da decenni ruoli indispensabili dentro l’amministrazione”. Nei giorni scorsi volantinaggi e assemblee organizzate dal Nidil si sono svolti in tutta la Regione.

Presidi organizzati dalla Cgil sono in corso davanti a tutti gli uffici provinciali del lavoro della Sicilia per chiedere lo sblocco delle procedure per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. Ad essere interessati sono 12 mila lavoratori di aziende in crisi. La sospensione dell’iter delle intese istituzionali e’ stata disposta il 27 aprile con una lettera notificata dal dirigente generale dell’assessorato alle politiche sociali e al lavoro ai vari uffici provinciali. La causa sarebbe il contenzioso della Regione con l’Inps che chiede all’amministrazione circa 15 milioni di quota di cofinanzianento. “E’ una vicenda che va chiarita subito- dice Michele Pagliaro, della segreteria della Cgil Sicilia- perche’ non si puo’ pensare di continuare a penalizzare lavoratori gia’ in difficolta’ che contano su questa forma di sostegno al reddito per garantire la sopravvivenza per se’ e per le proprie famiglie”. In tutte le citta’ sono in corso anche incontri con i direttori degli uffici provinciali del lavoro per chiedere oltre allo sblocco delle procedure l’accelerazione dell’iter, argomento su cui la Cgil si era gia’ spesa prima dell’attuale stop chiedendone lo snellimento, “visto che- dice Pagliaro-in molti casi l’indennita’ delle deroghe e’ stata percepita dai beneficiari anche dopo un anno”.