Aidone. Il comune a un passo dal dissesto finanziario?

Aidone. Il comune a un passo dal dissesto finanziario? Le premesse, secondo le affermazioni del presidente del consiglio comunale Pino Di Franco, nella seduta del civico consesso di martedì scorso, ci sarebbero tutte. Di Franco, trattando le mancate spettanze salariali ai dipendenti comunali, ha detto di aver appreso dello stato di agitazione dei lavoratori dalla stampa e da una successiva nota pervenutagli dai dipendenti impegnati nel censimento 2011, che lamentavano il mancato pagamento delle spettanze nonostante il Ministero del Tesoro già da tempo avesse accreditato le somme. Il presidente ha preso in esame alcuni recenti fatti accaduti, inerenti i debiti che il comune di Aidone ha verso terzi, debiti di cui il consiglio non sarebbe mai stato informato. Tra questi, il debito di circa 160 mila euro nei confronti della cooperativa Copros, che ricovera utenti di Aidone. Inoltre, la ditta Gemmo, che cura l’illuminazione pubblica, vanta un credito, nei confronti del Comune, di circa 300mila euro. La cooperativa Assomed, che si occupa dell’assistenza domiciliare agli anziani, vanta spettanze per il 2011 e 2012. Di Franco si è poi soffermato sulle retribuzioni del personale Ato. “L’ultimo mandato di 108mila euro – ha detto- è per i canoni del mese di febbraio e marzo. Da dove provengono dette risorse dato che ad oggi non è stato portato in consiglio il piano economico finanziario 2012 propedeutico alla bollettazione e quindi alla riscossione?”. Il presidente ha sottolineato come l’inefficienza dell’amministrazione si evidenzia per una serie di atti fondamentali per la vita economico-finanziaria del comune citando la mancata presentazione al consiglio del consuntivo 2011 già scaduta il 30 aprile scorso. “Non c’è da meravigliarsi più di tanto- ha detto Di Franco – dato che gli ultimi consuntivi sono stati approvati dal commissario regionale con aggravio per l’ente”. Per il bilancio preventivo 2012, con scadenza 30 giugno prossimo, Pino Di Franco (nella foto) ha lamentato come ad oggi non esista una proposta di delibera e tanto meno gli atti propedeutici per la sua approvazione. “Ricordo- ha poi aggiunto – che il 20 maggio 2011, con delibera n. 34, è stato approvato dal consiglio il regolamento per la stipula della convenzione tra il sindaco e la soprintendenza. Prendiamo atto che ciò ad oggi non è avvenuto con pesanti perdite di entrate derivanti dai proventi per il museo e l’area archeologica di Morgantina”. Il sindaco, prendendo la parola, ha sostenuto che già da tempo il comune sta attraversando una situazione di illiquidità per i mancati trasferimenti statali e regionali (circa 600mila euro), provocando disagi nelle retribuzioni ai dipendenti. Il Comune basa le sue risorse per l’85% nei trasferimenti e, siccome non sono ancora arrivati, ancora per qualche mese il comune non potrà essere puntuale nell’erogazione delle spettanze. Il sindaco ha anche detto che a questa situazione devono aggiungersi le riscossioni della Tarsu che sono molto lente nonostante il comune abbia saldato all’Ato il costo previsto per il 2011. Sul dissesto, il sindaco ha detto che non vi è nessun pericolo ma solo uno sfasamento temporale delle entrate e delle uscite. Di Franco però si è detto di non essere rassicurato dalle sue parole visto che l’amministrazione non ha posto in essere alcun atto per far fronte ai debiti.

Angela Rita Palermo