I Ddarara sulla tomba di San Silvestro, santo patrono di Troina

Troina. Al ponte Failla, sul fiume Troina, ad un paio di km dal centro abitato, i Ddarara sono arrivati ieri pomeriggio verso le 16.30. Da Piano Giulietto, erano partiti in groppa ai loro cavalli verso le 13, dopo aver raccolto i rametti di alloro per portarli a Troina e deporli nelle prime ore del pomeriggio di oggi sulla tomba di San Silvestro, santo patrono e concittadino dei troinesi. Il loro pellegrinaggio è iniziato nella tarda serata di venerdì. Si erano raccolti con i loro cavalli nel piazzale antistante la chiesa di San Silvestro da dove, salutati da una folla immensa di amici e parenti, si erano mesi in cammino per andare nel cuore delle foreste di Troina sui Nebrodi. Hanno percorso circa una trentina di km. Non è stata una cavalcata agevole perché è faticoso viaggiare in groppa ai cavalli durante la notte, nel buio fitto delle foresta, lungo sentieri impervi e scoscesi. Alle prime luci dell’alba di ieri i ddarara sono arrivati a Piano Giulietto, che rientra in quei 4200 ettari di bosco di proprietà del comune di Troina, che però, per delle singolari vicende di qualche secolo fa, ricadano nel territorio del comune di Cesarò a confine con il comune di San Fratello. “Questi boschi sono di noi troinesi che li abbiamo ricevuti in dono dal conte Ruggero il Normanno”, ci ha detto Nino Natalello, un anziano troinese di 83 anni, che per molti anni è stato il massaro dei ddarara. Nonostante la sua veneranda età, Natalello ha voluto esserci anche ieri a piano Giulietto. Ha raggiunto i ddarara a piano Giulietto nella tarda mattinata a bordo del fuori strada guidato dal procuratore della confraternita di san Silvestro, Carmelo Siciliano, appena in tempo per andare raccogliere i rametti di alloro ed assistere alla messa celebrata da padre Salvatore Chiavetta. In quello che ha ci ha detto Natalello si coglie quel concetto di identità territoriale messo a punto dagli archeologi preistorici della Cambridge University nello studio della Troina tra il IV ed il III millennio a.C. “Con i due pellegrinaggi dei Ramara e dei Ddarara è come se i troinesi volessero riappropriarsi di quest’area dei Nebrodi”, ci ha spiegato Nicola Schillaci, agronomo di professione e ddararo pure lui, che è uno di quei cinque storici locali che assolvono al compito meritorio di conservare e trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza della storia del paese. Raccolti i rametti di alloro, i ddarara si sono radunati per la messa. Nell’omelia padre Chiavetta ha più volte detto che San Silvestro è, nello stesso tempo, concittadino e santo protettore dei troinesi. Finita la messa e consumata una robusta colazione, i ddarara si sono rimessi in cammino per ritornare a Troina. Questa mattina si ritroveranno a Piano delle Giumente, a poche centinaia di metri dal centro abitato, per sfilare lungo le vie del paese in processione in groppa ai loro cavalli addobbati con i tradizionali finimenti vivacemente colorati e carichi di alloro da deporre sulla tomba di San Silvestro nelle prime ore del pomeriggio di oggi.

Silvano Privitera