Villarosa. Intitolata ad Angelo Montes l’aula magna del De Simone

Villarosa. Bella musica, a cura degli alunni musicisti, e applausi, ma anche tanta commozione, partecipazione e significativi valori all’Istituto comprensivo “Vincenzo De Simone” per l’intitolazione dell’aula magna ad Angelo Montes, il ragazzino di appena dieci anni morto un anno fa a causa di una grave malattia. Centinaia i presenti, con larga partecipazione di studenti che hanno seguito l’importante cerimonia pubblica con attenzione e vivo interesse per recepire i contenuti che ne derivano e raccogliere l’ideale testimone del giovanissimo Angelo che, seppur in presenza di problemi di salute, si distinse – come hanno ricordato il dirigente scolastico Giovanni Bevilacqua e una delle sue insegnanti, Donatella Sollami- “per la sua carica umana e per la sua voglia di partecipazione, contribuendo alla crescita dell’intera nostra comunità”. “Angelo –hanno detto il prof. Bevilacqua e la prof. Sollami- è stato un ragazzo che ha rappresentato una sintesi di valori, che si è contraddistinto per il suo coraggio, la sua voglia di vivere ed il suo comportamento solidale nei confronti dei più deboli. Un ragazzo che ha dato coraggio ai suoi genitori e alla sorella (presenti alla cerimonia) che partecipava ad ogni iniziativa proposta dalla scuola, che ha vissuto dignitosamente la sua malattia senza strumentalizzarla, che invitava tutti a non volgere l’attenzione e orientale le preghiere verso i suoi pur significativi bisogni ma nei confronti di coloro i quali presentavano difficoltà evidenti, sebbene di minore entità”. Per ricordare questo “angelo tornato in cielo” sono intervenuti il vescovo, mons. Michele Pennisi, il vicario foraneo don Salvatore Stagno con don Salvatore Chiolo, il sindaco e il suo vice, Franco Costanza e Katya Rapè. “Sono felice –ha detto mons. Pennisi, prima che scoprisse insieme ai genitori di Angelo la targa- di essere qui in questa vostra scuola per onorare questo piccolo grande uomo che è stato Angelo Montes. La parola angelo –ha spiegato Pennisi- significa messagero ed Angelo Montes è stato messagero di amore, di fede e di speranza per sè e per gli altri. Quindi, mi pare importante che la scuola ne voglia onorare la memoria intitolando questa aula magna a lui”. “Angelo –ha detto con commozione il sindaco Costanza- non è stato solo un mio concittadino, ma un mio paziente che ha lasciato un segno in me da un punto di vista professionale ed umano”. Significative, nel contesto della cerimonia, le consegne di diversi premi che la scuola assegna a fine anno scolastico agli studenti che si sono distinti per comportamenti ed esempi positivi. Premio “bontà” a Angelo Montes; premio “mar. Calogero Di Bona”, vittima della lupara bianca, a Lucia Beccaria e Giuseppe Lunetta; premio “Padre Stagno” a Francesco Rossitto e Lorella Di Stefano.

Pietro Lisacchi