Catenanuova. Corte dei Conti chiarisce ruolo incarico ad assistente sociale

Catenanuova. Ancora una richiesta di chiarimenti indirizzata al sindaco Biondi e al commissario straordinario Zaccone dal commissario ed ex capogruppo di minoranza consiliare Santo Zampino, sull’ incarico di collaborazione coordinata e continuativa affidata alla figura di Assistente sociale. La missiva, protocollata col n°5604 del 31 maggio è stata corredata dalla deliberazione n° 22 della Corte dei conti, esplicativa di una richiesta di chiarimenti sul tema: «Se un ente, che non ha all’interno alcuna risorsa umana per svolgere le funzioni di Assistente sociale, possa stipulare, previa selezione, un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per 12 ore settimanali con un soggetto esterno all’amministrazione».
In merito, la Corte dei conti chiarisce che «gli incarichi esterni non possono coprire i fabbisogni ordinari e le esigenze di carattere duraturo, cui gli enti sono tenuti a dare risposta, per il principio di autosufficienza organizzativa, attraverso una programmazione triennale del fabbisogno del personale. Tale impegno darebbe luogo ad una dannosa duplicazione del lavoro ordinario svolto dalle strutture amministrative, che finirebbe per generare nuovo precariato e ciò è causa di responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contratti. In ogni caso-segnala ancora la Corte dei conti- l’incarico deve essere conforme a determinate prescrizioni, con la sussistenza di esigenze eccezionali e temporanee cui non è possibile far fronte con il personale di servizio nell’ambito della struttura amministrativa del comune».
Nella lettera, Zampino invita i destinatari a rispettare la deliberazione della Corte dei Conti. Da parte sua il sindaco Biondi ha dichiarato: «Sono valutazioni importanti, anche se posso subito affermare che non si tratta di incarichi sottoposti al piano triennale del fabbisogno del personale, ma piuttosto a consulenze esterne di cui l’amministrazione può farsi carico fino a due unità e questi riguardano l’assistente sociale e il ragioniere generale, che rappresentano un valido supporto alla mia amministrazione».
Carmelo Di Marco