Barrafranca. Sottoposti a fermo due barresi e una donna rumena per spaccio di stupefacenti

A Barrafranca i Carabinieri in esecuzione al fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia, dott. Giovanni Di Leo, di Caltanissetta, hanno sottoposto a fermo tre persone poiché, in prosecuzione delle indagini relative all’operazione denominata “Belvedere”, emergevano gravi indizi di reità in ordine ai reati di detenzione e spaccio di stupefacente in concorso:

 

 

Ferreri Andrea, 43enne, Barrese, pregiudicato

 

 


 

Ferreri Salvatore, 27enne, Barrese, nipote di Ferreri Andrea

 

 

 


 

Stana Florina 29enne, Rumena, convivente di Ferreri Salvatore

 

 

 


A seguito di osservazione effettuati anche con l’ausilio di telecamere posizionate nei luoghi dove gli stessi risultavano occultate le dosi già preparate per gli stupefacenti risultavano avere ceduto a terzi quantitativi non modici di sostanza stupefacente prelevandola di volta in volta da numerosi nascondigli presso i quali si portavano giornalmente in aperta campagna dove, militari operanti, coadiuvati da personale della Stazione di Barrafranca nonché da Unità Cinofila del nucleo di Nicolosi (CT), a seguito di svariate perquisizioni rinvenivano e sottoponevano a sequestro un totale di nr. 28 involucri contenenti complessivamente gr. 20 (venti) di sostanza tipo cocaina e nr. 3 confezioni di sostanza da taglio. In una circostanza in cui Salvatore Ferreri e la sua convivente erano andati presso un nascondiglio a prelevare alcune dosi da vendere ai compratori, i Carabinieri potevano constatare che, con loro, vi era anche il figlio minorenne del Ferreri al quale i due raccontavano di andare a prendere delle caramelle. Poche ore fa il G.I.P. Maria Luisa Bruno, presso il tribunale di Enna ha convalidato i fermi confermando la custodia cautelare in carcere per i tre poiché ritenuti fortemente indiziati dei reati per cui si procede e individuando il pericolo di fuga sia per la donna straniera che per Ferreri Andrea che ha vissuto per molti anni in Germania dove disporrebbe ancora di una dimora.

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redazione-vivienna