Sicilia. Precari: incontri con governo nazionale su legge voto

“Nessuna speculazione politica si puo’ fare su questa legge-voto”. Cosi’ aveva esordito l’assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro, Giuseppe Spampinato, nel suo intervento in aula ieri pomeriggio, all’Assemblea regionale siciliana, nel dibattito sul disegno di legge voto sulla stabilizzazione dei precari da sottoporre al Parlamento nazionale. Il giorno dopo la sua approvazione all’ARS il neo assessore al Lavoro chiarisce alcuni concetti espressi in aula.
“Io non credo che qualcuno possa speculare politicamente dopo l’approvazione della legge-voto, ma credo che nessuno possa speculare su una legge nazionale che possa risolvere il problema, perche’ il tema riguarda persone che per venti anni sono state prese in giro, per cui ogni politico ha l’obbligo di risolvere il problema”.
L’assessore Spampinato aggiunge un concetto fondamentale: “Da parte del governo regionale c’e’ tutta la buona volonta’ di andare avanti non fermandoci ad una nuova proroga, ma alla definitiva stabilizzazione di questi quasi 19 mila precari. Dobbiamo riuscire ad essere credibili nei confronti del Governo nazionale che c’e’ un serio piano di stabilizzazione dei precari, e da questo punto di vista un poco di strada l’abbiamo fatta. Abbiamo cercato di avere una interlocuzione necessaria e dovuta con i deputati nazionali eletti in Sicilia ma soprattutto e’ iniziata una interlocuzione politica con il Governo nazionale che mi auguro si concretizzera’ la settimana prossima con un incontro del Presidente della Regione Lombardo con il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Patroni Griffi. Parallelamente, – ha proseguito l’assessore – e’ iniziata anche un’interlocuzione di ordine tecnico con gli Uffici del Ministero del Lavoro, ai quali gli Uffici dell’Assessorato hanno prontamente ris posto. L’inizio del percorso reale e’ cominciato con lo screening delle 18 mila 947 persone che dovranno essere stabilizzate. Abbiamo fornito le loro qualifiche, le loro anzianita’, le loro disponibilita’ e il costo che gravera’ sul bilancio della Regione, ci hanno chiesto, cioe’, tutte quelle condizioni che credo siano indispensabili per dare quello che e’ il senso di un percorso che non vuole arrivare alla proroga, ma vuole, attraverso la proroga, risolvere il tema in maniera definitiva”.