Uil Fpl Enna: Tutela del territorio nel rispetto della salute dei cittadini e della legalità

Enna. Giuseppe Adamo segretario generale Uil Fpl Enna da tempo ha tuonato sulla gestione “ragioneristica/contabile” e non solo nella gestione dell’ASP 4 di Enna. Oggi ai suoi “atti di accusa” si è aggiunta anche la Cisl FP. Adamo nel prenderne atto, auspicando una ripresa della collaborazione sindacale con un percorso unitario, rilancia con nuovi anatemi nei riguardi della Direzione generale ASP, confermando la richiesta di commissariamento:
“Finalmente i vertici dell’azienda sanitaria provinciale non potranno più affermare che la visione distolta della loro operatività era solo della Uil Fpl e del suo quadro dirigente. Come si evince dalle dichiarazioni del segretario generale della Cisl Fp Sicilia la nostra posizione, fortemente critica nei confronti della direzione generale, viene confermata. Ed è per questo che lanciamo, sia alla Cgil Fp sia alla Cisl Fp, un messaggio imperniato sulla condivisione di un percorso unitario, un percorso confederale che possa mettere fine al governo della sanità della nostra provincia chiedendo all’Assessore alla Salute l’immediato commissariamento della struttura, al fine di rompere probabili inciuci e carene che si sono venuti a determinare soprattutto nell’ultimo periodo. Uno su tutti la emanazione di un atto deliberativo (si presume l’unico in Italia ma comunque molto dubitativo) che toglie al sindacato confederale il potere della rappresentanza e della rappresentatività per attribuirlo alla neo RSU eletta.
Questo atto deliberativo guarda caso viene condiviso da chi oggi fa la parte del compare al tavolo delle trattative dove si discutono atti importantissimi come l’organizzazione del lavoro, la suddivisione dei fondi per la produttività, i regolamenti per la gestione del personale, i regolamenti per i concorsi e via dicendo.
Si intuisce, ma non abbiamo la certezza (altrimenti oltre a fare i sindacalisti potremmo leggere le mani), che sia stato consumato un accordo fra varie forze politiche che si annidano all’interno di una componente RSU e di qualche organizzazione sindacale, al fine di determinare scelte che sembrerebbero continuare a garantire solo pochi intimi e non i lavoratori nella sua complessità. Per questo diciamo con forza ai dipendenti di tutta l’azienda di diffidare di chi rappresenta e vive il mondo di un altro.
Notevoli sono i ritardi nell’organizzazione del lavoro, chiesto con serietà dal sindacato confederale onde fare emergere che non manca la forza lavoro in questa azienda (infermieri professionali pari a circa 650 unità mal utilizzati ed a volte imboscati ed la stessa cosa dicasi per il personale ausiliario).
Ed a proposito di ausiliari circola voce che è intendimento della direzione generale esternalizare il loro reclutamento, sugli infermieri professionali, invece, le ultime incapacità dimostrate dalla stessa direzione potrebbero portare addirittura alla chiusura di alcuni reparti.
Le ultime vicissitudini legate alla sottoscrizione del contratto decentrato integrativo aziendale, dove si è arrivati quasi alla rissa con alcuni componenti minacciosi nei confronti di altri, alimentano più di un dubbio sui possibili inciuci, perchè escludendo dalla trattativa i sindacati confederali si continua alla vecchia maniera.
Al di la di queste valutazioni che potrebbero sembrare rientrare nel tradizionale curtiglio, ma cosi non è, la Uil Fpl è della condivisione che le regole imposte dall’Assessorato vadano applicate altrimenti che senso ha avuto, da parte assessoriale, la emanazione di decreti attuativi con esplicito riferimento alla legge di riordino?
Cosa dire sull’offerta sanitaria? Andiamo di male in peggio. Sono scappati pezzi di offerta sanitaria dal nostro territorio in assoluto silenzio, quasi assordante (chirurgia toracica su tutti).
Ed i primari? Anche loro hanno delle responsabilità perché sanno ma non vogliono o non possono parlare, conoscono le difficoltà dei loro reparti ma non rivendicano con forza tutto ciò che potrebbe migliorare l’offerta sanitaria del proprio reparto.
E sugli incarichi dirigenziali? Chi li dovrebbe detenere per legge vedi i farmacisti degli ospedali territoriali rischia di perderli altri, invece, senza una nessuna logica contrattuale “rischiano di averli”. Non vi sembra strano? A noi no!!!!
Progetto del dipartimento della medicina veterinaria: altro bello capitolo. Si tenta di riproporre un progetto che nulla a che fare con l’accordo collettivo nazionale. Non conosciamo neanche il contenuto peró lo vogliono approvato mettendoci contro il personale della medicina veterinaria convenzionata, perché se il progetto non si approva le colpe sono dei dirigenti sindacali aziendali e territoriali, nonostante sull’azienda pesa un’ordinanza del giudice del lavoro di Enna che ha condannato l’asp per comportamento antisindacale. Insomma le colpe sono sempre degli altri che tentano di fare applicare leggi e contratti.
Ed i concorsi dei capo sala e dei tecnici di laboratorio? La Uil Fpl li ha contestati perché li ritiene illegittimi (basterebbe con minimo sforzo aprire il contratto nazionale e leggere le norme di riferimento) e non perché come qualcuno sostiene per mettersi contro i lavoratori. Non vi sembrerebbe strano il contrario?
Ed in ultimo un monito ai dirigenti di altissimo profilo professionale nonché responsabili addirittura di pezzi di territorio: restate fuori dal cortile!!! A Voi compete offrire e mettere a disposizione dell’azienda la professionalità che detenete e non tifare per questa o per quella organizzazione sindacale che vi è più simpatica o perché al tavolo risponde signor si e tutto bene madama la marchesa!!!”.