Sicilia. ARS con 45 voti approvato il “blocca nomine”

L’Assemblea regionale siciliana, nella seduta di venerdì 20 luglio 2012, presieduta dal Presidente Francesco Cascio e dal vice presidente vicario Santi Formica, dopo le comunicazioni del Presidente della Regione Raffaele Lombardo sulla condizione economico-finanziaria della Sicilia in riferimento alla lettera del Presidente del Consiglio Mario Monti, ha continuato i lavori con la discussione degli emendamenti e dei sub emendamenti del disegno di legge sulle “Norme in materia di trasparenza della propaganda elettorale per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana”. Dopo un lungo e serrato confronto parlamentare, caratterizzato tra l’altro da sospensioni, richieste di verifica del numero legale e voto segreto, il disegno di legge detto “blocca nomine” è stato approvato con 45 voti favorevoli, nessuno contrario e nessuno astenuto.
Si è passato al seguito dell’esame del disegno di legge “Interventi per effettuare una nuova perimetrazione dei parchi”, su cui ha preso la parola il relatore e Presidente della Commissione, Fabio Mancuso, per comunicare che secondo quanto riferito dagli Uffici non occorre nuova normativa sulla materia. Pertanto ha dichiarato di ritirare il disegno di legge e contemporaneamente ha chiesto che venga posto in votazione un ordine del giorno a sua firma.
Il Presidente Cascio ha preso atto del ritiro del disegno di legge e ha messo in votazione l’ordine del giorno presentato: “Rideterminazione dei confini del parco dell’Etna”, che viene approvato.
La Seduta è stata rinviata a martedì 24 luglio 2012, alle ore 16, con all’ordine del giorno: 1) Dimissioni dell’onorevole Cateno De Luca dalla carica di deputato regionale; 2) Seguito della discussione dei disegni di legge: a) “Norme in materia di entrata. Finanziamento di leggi di spesa”; b) “Promozione della mutualità volontaria e sostegno alle Società di Mutuo Soccorso; 3) Seguito della discussione delle proposte di modifica al regolamento interno dell’Assemblea.

La legge approvata in Aula e denominata bloccanomine stabilisce un principio di correttezza dell’attività di governo e di trasparenza della campagna elettorale, essa prescrive che, a decorrere dalla data di pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni regionali, ovvero dopo il verificarsi di una conclusione anticipata della legislatura regionale, è fatto divieto al presidente, alla giunta e agli assessori, a pena di nullità, di procedere a nomine, designazioni o conferimenti di incarichi in organi di amministrazione attiva, consultiva o di controllo, in enti sottoposti a tutela o controllo da parte della Regione, in società controllate o partecipate.