Enna. Salgono a due le vittime dell’incidente sulla Pergusina

Enna. Il numero delle vittime nello scontro frontale sulla Pergusina tra una Matiz ed una Volkswagen davanti alla caserma dei vigili del fuoco, avvenuto il primo luglio diventano due. Dopo più di un mese di sofferenze è morta all’ospedale Cannizzaro di Catania anche la signora Grazia Costanza di Centuripe, si trovava a bordo della Matiz assieme all’altra vittima dell’incidente, Ernesto Falone, 67 anni di Lodi (nella foto). Sull’altra auto si trovava i una donna ennese .M. di 48 anni, che viaggiava assieme alle sue due bambine, tutte rimaste ferite al pari della loro mamma ma non in maniera grave. L’incontro è stato frontale, ma ancora da definire le cause dell’incidente e sarà compito dei consulenti e dei periti che saranno nominati nel corso dell’inchiesta. Il sostituto procuratore Paola D’Ambrosio ha aperto un’indagine. L’inchiesta vede iscritta sul registro degli indagati la donna che era alla guida della Sharan. Sulla morte della signora Costanza, il pm D’Ambrosio ha conferito incarico a un medico legale, Angela Grieco, di eseguire l’autopsia. L’esame autoptico era in programma ieri pomeriggio presso l’obitorio dell’ospedale catanese. Il decesso a ogni modo risale a sabato mattina: è morta dopo un mese di agonia al reparto di rianimazione. Il consulente nominato dal pubblico ministero è lo stesso che ha già effettuato l’esame su Ernesto Falone, con la conclusione che sarebbe morto per le ferite riportate nell’incidente, un trauma cervicale e toraco-addominale. Falone aveva la cintura di sicurezza, ma non è bastato per salvargli la vita. Intanto le analisi hanno escluso l’assunzioni di stupefacenti o alcolici, sia da parte della vittima sia da parte della conducente della Sharan. L’incidente è avvenuto sulla strada statale 561 “Pergusina”, poco prima dell’una di notte. La coppia, dato il giorno di feste, era stato in giro con amici e poi stava ritornando all’albergo. Il pm D’Ambrosio a giorni potrebbe disporre una consulenza sulla dinamica del sinistro. La famiglia di Falone ha dato incarico, all’avvocato Mauro Di Natale, che assiste anche la famiglia della donna; mentre la donna che guidava la Sharan ha affidato la difesa all’avvocato Angela Palermo.