Valguarnera. Anpi chiede a sindaco Leanza di dedicare una via a Girolamo Valenti

Valguarnera. L’Anpi provinciale di Enna, guidata da Arturo Giunta ha sottoscritto una richiesta che sarà inviata al sindaco di Valguarnera Sebo Leanza, per intitolare una via del paese a Girolamo Valenti. Valenti che svolse la professione di giornalista, fu uno storico antifascista valguarnerese, non da tutti conosciuto, che profuse ogni energia nella lotta contro il fascismo. Come tantissimi altri, seppur all’estero, non dimenticò la propria patria e si impegnò per la sconfitta del fascismo nonostante fosse emigrato nel nord America. Nato a Valguarnera il 16 aprile 1892 si trasferì da giovane a New York dove morì il 20 febbraio 1958. Aveva frequentato il Liceo a Catania e nel 1911 si era trasferito negli Stati Uniti, cominciando lì l’attività professionale, proprio scrivendo per giornali stampati in lingua italiana per i nostri emigrati. Dirigente della Federazione socialista italiana, Valenti fu anche tra gli organizzatori a New York della Camera italiana del lavoro. In contatto con i dirigenti del PSI della madrepatria, quando ottenne la cittadinanza americana accentuò la sua opposizione al regime fascista e negli anni Trenta del secolo scorso si adoperò per smascherare in America la dittatura mussoliniana. Benché anticomunista Valenti non esitò negli anni dal 1936 al 1939 a presiedere lo “Italian Antifascist Committee”, che comprendeva, appunto, anche i comunisti. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale il giornalista socialista collaborò con l’OSS (Office of Strategic Services) per creare in Italia una rete di appoggio tra le forze partigiane, egemonizzate dai comunisti con le “Brigate Garibaldi” e gli Alleati. Ciò non gli impedì, negli anni della “guerra fredda”, di assumere posizioni duramente polemiche col PCI. “A Girolamo Valenti e a quanti come lui si sacrificarono sino alla morte nella Resistenza e nella lotta antifascista- sottolinea Giunta- dovrebbe ispirarsi ogni cittadino a partire da quanti sono impegnati nelle istituzioni”.

Rino Caltagirone