Numerosi avventori si trovavano infatti presso il bar denominato “Caffè del Centro”, ubicato nella Piazza Garibaldi di Piazza Armerina, seduti ai tavolini ed intenti a sorbire alcune consumazioni o a cantare al c.d. “karaoke”.
Il Capizzi, invece, si trovava all’ingresso del bar in evidente stato di ebbrezza alcolica e cominciava a rivolgere apprezzamenti volgari nei confronti delle donne presenti.
A questo punto, personale del Commissariato che era sul posto libero dal servizio interveniva al fine di fare cessare la condotta del Capizzi, ma questi lo ignorava e anzi reiterava le proprie parole offensive indirizzandole pure nei confronti dei mariti delle donne.
Nonostante i ripetuti inviti alla calma rivolti dagli operatori di polizia al giovane, lo stesso andava in escandescenza e la situazione degenerava.
Il Capizzi frantumava una bottiglia di birra che teneva in mano contro il bancone e iniziava a fendere in aria il collo tagliente della bottiglia cercando di colpire i poliziotti e gli avventori.
Ne scaturiva una colluttazione fra il giovane, che annovera pregiudizi di polizia per rissa e lesioni personali, e gli uomini del Commissariato che, grazie anche all’ausilio della volante nel frattempo intervenuta, riuscivano a bloccarlo evitando ulteriori pericoli.
Anche i cittadini presenti collaboravano con le Forze dell’Ordine nel tentativo d’immobilizzare l’energumeno, il quale pur con le manette ai polsi continuava a dimenarsi, scalciare, inveire e minacciare.
La condotta violenta del Capizzi causava pure il leggero ferimento di due donne giudicabili guaribili, rispettivamente, in uno e due giorni s.c..
Per cui l’aggressore veniva tratto in arresto nonché denunciato per la porto abusivo di oggetti atti all’offesa e condotto presso il carcere di Enna a disposizione del Sost. Procuratore della Repubblica di Enna, dott. Marco Di Mauro.