Stanziati 190 mila euro dalla Provincia di Enna per la diga Nicoletti

Stanziati 190 mila euro della Provincia di Enna per realizzare degli spogliatoi e dei servizi igienici all’imbarcadero della diga Nicoletti, che quasi settimanalmente ospita manifestazione regionali e nazionali di canoa. Lo ha comunicato il vicepresidente Antonio Alvano, che lo definisce un “piccolo ma qualificante intervento ”per migliorare la ricettività dell’impianto acquatico che viene gestito dalla società “Tre Laghi”. “In questo modo – afferma Alvano – sul lago si potranno svolgere attività sportive, anche a carattere internazionale, come è stato richiesta dalla Federazione canoa ”.
La diga Nicoletti è ormai famosa in tutta Italia per le tante attività che vi si svolgono, fra cui la pesca sportiva e gli sport acquatici (come canoa, surf e sci nautico). I fondi in arrivo dalla Provincia erano stati previsti per piccoli interventi finanziati dal Credito Sportivo, che è la banca del Coni. Sono piccole “somme a disposizione”, che sono state “unificate” dalla Provincia in un unico stanziamento, al fine di raggiungere l’importo necessario per l’esecuzione di questo lavoro. “Abbiamo messo insieme dei residui del credito sportivo – spiega Alvano – con l’obiettivo di rendere il lago fruibile sotto tutti i profili possibili”. La realizzazione dei servizi igienici e degli spogliatoi, non è certo una realizzazione tale da rilanciare da solo le attività sportive della zona, ma testimonia un interesse per il rilancio dell’invaso leonfortese” .
Il Nicoletti è un lago artificiale costruito negli anni ’50, alimentato da fiume Dittaino e da altri ruscelli che provengono dalle montagne sotto Calascibetta. E’ quasi un’oasi protetta, in cui vige il più assoluto divieto di caccia, mentre è consentita l’attività acquatiche. La diga e la società Tre Laghi puntano sullo sport per incrementare il turismo sportivi-ambientale. Nell’agosto del 2007, su iniziativa del senatore Mirello Crisafulli, si pensò di creare con la collaborazione di una società AcquaAirLines un idroscalo, che potesse trasferire turisti dal centro Sicilia verso le isole Eolie e viceversa per visitare i beni archeologici delle province di Enna e Caltanissetta . L’idea era stata fortemente voluta dalla Provincia, c’era stato anche un impegno dell’università, che con la collaborazione delle società effettuò dei voli sperimentali, che risultarono molto attivi, quindi un progetto che si poteva realizzare, solo che la Regione quasi mise il bastone tra le ruote e poi avvenne il fallimento la società che questi voli doveva fare, per cui il progetto è naufragato.