Nicosia. Sopralluoghi in alcuni quartieri a rischio crollo dell’assessore Mancuso

Nicosia. Sopralluoghi nei quartieri più antichi della città per valutare come recuperarli e salvaguardarli da una lenta cancellazione. L’assessore al Turismo Carla Mancuso in questi giorni ha visitato vicoli, strade, slarghi e scalinate del quartiere Santa Maria Maggiore, il più antico che sorge ai piedi del castello, prendendo atto di una situazione disastrosa di degrado ed abbandono. Ormai quasi tutte le case sono abbandonate e molte sono già crollate mentre altre sono pericolanti e purtroppo le poche che sono state ristrutturate non hanno rispettato il contesto urbanistico.
“Deve assolutamente essere avviato un piano per salvaguardare e conservare qualcosa di unico. Non possiamo permettere che quartieri antichissimi vengano cancellati. Ho documentato la situazione – ha spiegato l’assessore Mancuso – e chiederò che si avvii un progetto di salvaguardia e recupero”. Oggi al Comune è prevista una riunione per valutare l’ipotesi di aderire all’albergo diffuso, ma l’assessore Mancuso spiega che comunque bisogna lavorare alla salvaguardia, sperando di coinvolgere i proprietari delle case abbandonate, ma sottolineando che dove questo non sia possibile bisogna comunque scongiurare altri crolli. Ma malgrado le diverse amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 20 anni abbiano tutte parlato di recupero della “città vecchia”, la situazione è solo progressivamente peggiorata. L’emergenza scatta quando si verifica un crollo, poi, una volta puntellati gli edifici pericolanti o chiuse strade antichissime come la Salita Caprai che dal retro della basilica Santa Maria Maggiore si inerpica sotto il castello, di salvaguardia non si parla più.
“E’ una tendenza che deve essere invertita – aggiunge la Mancuso – e dobbiamo mettere in campo tutte le energie e gli strumenti. In altre cittadine antiche come ad esempio a Gangi dove le case fatiscenti vengono vendute al prezzo di 1 euro a condizione che chi le acquista le ristrutturi entro un limite di tempo prestabilito. Si tratta di quartieri che richiamano soprattutto turisti stranieri. Ad Agira ad esempio è stato recuperato il quartiere Rocche che sembrava destinata a scomparire”. Quartieri come Santa Maria Maggiore, Castello e Cappuccini, sono stati abbandonati dai residenti perché impossibili da raggiungere con le auto. Nelle norme attuative del Piano regolatore si prevedono una serie di parametri tesi proprio ad incentivare le ristrutturazioni nel centro storico. circa 3 anni fa dopo una scossa di terremoto del quarto grado della scala Richter era stato effettuato un monitoraggio dei quartieri abbandonati e degli edifici fatiscenti. Adesso si dovrà mettere in atto un piano di massima che indica le opere necessarie a mettere in sicurezza case e mura pericolanti e potrebbero partire gli avvisi ai proprietari a provvedere alle opere necessarie.