Enna. Presidente Consiglio Provinciale Massimo Greco su prossime elezioni regionali

Intervista al Presidente del Consiglio Provinciale di Enna Massimo Greco sulle prossime elezioni regionali

In questi giorni il PDL è impegnato a fare due liste, lei ha sciolto la riserva?

Non l’ho sciolta perché non l’ho mai creata. In questi ultimi due anni non ho perso occasione per affermare il mio prepensionamento dalla politica attiva. L’ho detto ai giornalisti ma anche ai miei amici del PDL in sede di congresso provinciale. Pertanto mi meraviglio di chi oggi si meraviglia.

Questo significa che Massimo Greco lascerà la politica?

Ci sono tanti modi per impegnarsi in politica. Io ho detto solamente di rinunciare all’impegno attivo attraverso un mandato di tipo elettivo. Ma in politica occorre anche, e forse soprattutto, dedicarsi agli aspetti culturali per coltivare il proprio ideale e renderlo coerente con il cambiamento tumultuoso della società. Dov’è scritto che l’impegno politico passa necessariamente dalla carica elettiva? Peraltro, mi occupo quotidianamente di politiche pubbliche sia per motivi professionali che accademici, quindi di politica con la “p” maiuscola non potrò farne a meno.

Alcuni sostengono che la sua indisponibilità a nuove candidature deriva dalla vicenda delle ultime regionali allorquando il nascente PDL decise di non candidare nessuno di Alleanza Nazionale per la provincia di Enna?

Certo anche quell’episodio ha certamente contribuito al mio anticipato rallentamento politico, ma le motivazioni sono altre e coincidono con la crisi del sistema politico e dei partiti. Non dimentichiamo che i partiti sono al minimo storico per gradimento, anche per il modo oligarchico di concepire la propria pubblica funzione. E poi su questa questione, dopo quattro anni, attendo nei prossimi giorni la sentenza del Tribunale di Roma al quale mi sono rivolto per chiedere di essere risarcito dei danni morali che ho patito.

Chi ha citato in giudizio e quanto ha chiesto di risarcimento?

I complici politici di quella vicenda delle regionali del 2008 furono il Coordinatore regionale di AN On. Scalia e il Coordinatore regionale di Forza Italia On. Alfano. Sotto il profilo giuridico la responsabilità è stata da me imputata solamente all’ON. Scalia, reo di avere violato in quella occasione almeno tre norme dello Statuto di Alleanza Nazionale. Ho chiesto al Giudice 100 mila euro di risarcimento, che, qualora dovessi ottenere giustizia, destinerò ad una specifica iniziativa: l’ istituzione di una scuola di formazione politica. Mi interessa poco vedere condannato il povero On. Scalia, noto solo ai suoi genitori, sono più attratto invece dall’idea di contribuire ad irrobustire il dibattito sulla riforma delle Istituzioni politiche in generale e dei partiti politici in particolare.

Continuerà a fare vita di partito all’interno del PDL?

Certo, anche se è forse opportuno precisare che, per quando mi riguarda, il PDL è solo uno strumento per coltivare la più ambiziosa idea del partito popolare europeo. Se non ci fosse una siffatta prospettiva il PDL mi starebbe stretto.

Per concludere, chi spingerebbe nel burrone l’On. Leanza che si candidata all’ARS per la 4° volta o il Presidente Monaco che si è appena dimesso da FLI per ritornare ad orbitare attorno il PDL?

Per entrambi nutro una stima personale. Sono due persone per bene ed intellettualmente oneste, tuttavia il loro agire politico non collima con i miei modelli di riferimento. Detto questo, se proprio devo buttarne giù uno preferisco buttarmi io che, a differenza dei due, potrò contare su un recupero ortopedico più spedito.