Servizio civile: riscontrate irregolarità, Regione esclude comune di Nicosia

Nicosia. Irregolarità nelle selezioni e inadempienze nel progetto di “servizio civile”, e il Comune viene sanzionato dalla Regione con l’interdizione temporanea a presentare progetti per il servizio civile. E’ quanto emerso dalla nota con la quale i funzionari della Regione addetti al controllo hanno comunicato l’interdizione temporanea, che si traduce nel divieto di presentare altri progetti fino al marzo del 2013, quando si predisporranno i progetti per l’anno 2014. In sostanza per un anno non ci sarà la possibilità per molti giovani nicosiani di svolgere il servizio civile una importante fonte di reddito.
Il servizio civile è una misura della Presidenza del Consiglio dei ministri che prevede l’impiego in progetti presentati dai Comuni, di giovani che percepiscono uno stipendio e allo stesso tempo si formano con l’ausilio di personale specializzato, in determinati settori. Per la Sicilia il Servizio civile viene coordinato dall’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. Il bando per il quale sono state riscontrate le irregolarità è quello del settembre 2010 “Nicosia città solidale” che ha poi ammesso a svolgere il servizio 12 giovani che lo hanno prestato nel 2012. Adesso l’amministrazione Malfitano stava per predisporre il progetto per il bando relativo al 2013, ma è arrivata la nota dai funzionari regionali che hanno rilevato gravi inosservanze da parte del Comune, sulle quali avrebbero dovuto vigilare i dirigenti e l’amministrazione Catania. Le irregolarità riguardano le procedure di selezione dei giovani che hanno svolto il servizio civile per il quale erano state presentate oltre 150 richieste delle quali 113 in graduatoria, con assegnazione ai primi 12 partecipanti. L’altra irregolarità contestata dalla Regione è che sarebbero state svolte un numero inferiore di ore rispetto a quelle indicate nel progetto. Infine non sarebbero stati utilizzati i formatori indicati nel progetto ma un solo formatore. L’assessore ai Servizi sociali Enza Tomasi si limita a spiegare che a causa delle irregolarità commesse in passato la sua amministrazione si trova nell’impossibilità di partecipare al bando per il 2013. “Il tutto verrà riproposto – ha spiegato Tomasi – per l’annualità 2014”. Non è specificato nella nota chi abbia commesso gli errori e chi avrebbe dovuto vigilare sulle procedure, ma tecnicamente i partecipanti esclusi potrebbero avanzare rivendicazioni.