Con il “Gal dell’Etna” in evidenza anche i siti archeologici di Catenanuova

Catenanuova. Il progetto si chiama “percorso d’archeologia”, l’ente è “l’Associazione Temporanea di Scopo” ed a portarlo avanti è il “Gal dell’Etna”, cui fanno parte, Adrano e Biancavilla nel catanese, Centuripe e Catenanuova nell’ennese. A finanziarlo è la comunità europea e la somma destinata a Catenanuova sarà di 38 mila 720 euro. “Con questo progetto-illustra l’assessore alle attività produttive Santo Privitera-anche la nostra cittadina potrà far parte di un circuito archeologico che ha l’intento di valorizzare storie e costumi del nostro passato, un sito da integrare con quelli esistenti per valorizzarne le bellezze naturali, paesaggistiche e climatiche unitamente alle testimonianze storico-monumentali che raccontano di invasioni e conquiste di altre civiltà nel cuore del Mediterraneo. Catenanuova ha origini datate 1754, ma risultano testimonianze di vita dell’età del bronzo e insediamenti della civiltà dei Siculi, emersi con il rinvenimento di resti presso il sito “Isola di Niente” in contrada Buzzone, valutato di tale importanza da essere definito già in quel tempo “centro abitato”. A collaborare alla funzionalità del progetto, l’esperto in materia ambientale, il comunale Giacomo Privitera che evidenzia: “la posizione logistica di Catenanuova, al centro delle due province, con l’autostrada A19 alle porte, con i propri siti, Isola di Niente, l’eremo di monte Scalpello, il Fondaco di Cuba potrà favorire il flusso turistico verso Adrano, Centuripe, Biancavilla da una parte e Aidone, Piazza Armerina ed Enna dall’altra parte”. “I singoli percorsi-sottolinea ancora Santo Privitera- diverranno un circuito di rete, un percorso tematico polivalente ed è quindi previsto l’acquisto di automezzi adatti a tale compito”.

Carmelo Di Marco