Valguarnera. Polemiche sulla soppressione del servizio di trasporto scolastico

Valguarnera. Non si placano le polemiche sulla soppressione del servizio di trasporto scolastico da parte dell’Ast. I 220 alunni pendolari che giornalmente viaggiano alla volta di Piazza Armerina per frequentare le scuole superiori e le loro famiglie ne vogliono conto e ragione e chiedono all’Amministrazione Comunale un intervento più incisivo. Attualmente viaggiano infatti con quattro bus privati il cui costo mensile è in parte a carico del Comune, 63 euro e in parte delle famiglie, 41 euro. “Troppi dicono alcuni genitori, è un vero salasso e chi è a reddito zero ed ha più figli? Cosa facciamo non li mandiamo più a scuola? E il diritto allo studio sancito dalla Costituzione –si chiedono- dove lo mettiamo, va a farsi benedire? Problemi che riguardano la gran parte delle famiglie siciliane e ai quali il governo regionale ancora oggi non ha saputo dare una risposta. Le aziende di autolinee siciliane sono infatti al collasso per riduzione del contributo del 20% da parte della regione e non garantiscono più servizi essenziali come il trasporto scolastico. A tale riguardo i capigruppo consiliari di maggioranza e minoranza Arcuria, Gangemi, Interlicchia, Trovato e Scozzarella, su iniziativa di quest’ultimo, hanno sottoscritto un ordine del giorno che sarà presto votato in consiglio col quale si chiede al governo regionale e ai gruppi parlamentari di ripristinare il servizio pubblico per garantire il diritto allo studio degli studenti: “ Considerato che questo diritto –scrivono- è sancito dalla Costituzione italiana e che diverse leggi sono finalizzate a rimuovere ostacoli di ordine economico e sociale che non limitino l’uguaglianza dei cittadini nell’accesso all’istruzione e in particolare, a consentire ai più capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi. E’ inimmaginabile pensare di sopprimere le corse dei pullman pubblici solo perché l’Ast (azienda siciliana trasporti) ha una situazione di criticità economica.

Rino Caltagirone

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redazione-vivienna