Enna. Trasformata la sala ottagonale della Torre di Federico II in una Domus Aurea

Un viaggio dentro i sensi quello proposto da Anna Guillot, docente all’accademia delle Belle Arti di Catania, poliartista, ricercatrice in aree intermediali e sinestetiche, che ha trasformato la sala ottagonale della Torre di Federico II in una Domus Aurea. L’artista che la docente francese di origine ennese di adozione ha sponsorizzato è un siciliano, Alfredo Sciuto, originario di Acireale ma da anni a Berlino. Una struttura gonfiabile sonora, in polietilene riflettente oro-metallizzato, dalle dimensioni appena piú grandi dello spazio che la contiene, consentono all’installazione, una volta gonfiata, di aderire alle pareti della sala ottagonale della torre evitando l’utilizzo di supporti. Un sistema di ventilatori collegato dall’esterno assicura un flusso costante di aria al fine di garantire la tenuta del sistema. Il pubblico ha accesso a piedi scalzi, avvilupato dall’oro che riflette una luce magica e gode anche della musica del giovane, ma già affermato, talento Federico Leocata. La sua musica elettronica racconta una dimensione onirica, trasportando il visitatore oltre il tempo. Alla maniera di Panamarenko e Christo, o perfino Manzoni, anni ’60, Alfredo Sciuto, intriso di cultura tedesca ma da sempre cultore praticante dei valori di riciclo e sostenibilità, ha attivato un work in progress di 6 giorni all’interno della Galleria civica di Enna per poi allestire la camera d’oro di Federico II. La Domus aurea concepita come vano gonfiabile, 800 m³ il volume della struttura x 80 m² di superficie calpestabile; 320 m² di polietilene, 1600 m di nastro adesivo, facilmente decostruibile e smaltibile a evento concluso, all’interno del monumento medievale. Un valore aggiunto alla Torre di Federico II, l’inflatable environment di Alfredo Sciuto a Enna, inaugurata domenica scorsa in occasione della 8ª Giornata del Contemporaneo promossa sul territorio nazionale da AMACI. “Iniziative come queste che mettono assieme i monumenti con le nuove frontiere dell’arte danno una nuova luce ai luoghi anche in termine di promozione – dice l’assessore comunale Manuela Guarasci che insieme all’ente autodromo hanno fatto da partner alla manifestazione – Personalmente trovo poi bello che una artista della caratura della Guillot, cittadina del mondo, abbia per la sua città d’adozione sempre un pensiero”.

Pierelisa Rizzo