Gagliano. Esercizio finanziario: Tar Catania dichiara irricevibile e infondato ricorso della lista Per Gagliano

Gagliano. Il Tar di Catania dichiara irricevibile e infondato il ricorso proposto dal capogruppo dei consiglieri della lista Per Gagliano, Aldo La Ferrera (nella foto), contro il Comune di Gagliano. Il ricorso scaturiva dalla presunta negazione, al consigliere comunale, di avere accesso agli atti necessari per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario. La Ferrera aveva infatti chiesto al responsabile dell’area ecoomico-finanziaria del comune di conoscere nel dettaglio la provenienza dei residui attivi e passivi, specificando l’anno di provenienza, nonché gli atti amministrativi dai quali gli stessi provenivano. Il dirigente interpellato comunicava di avere svolto la propria attività di ricognizione dei residui attivi e passivi relativi agli anni precedenti, provvedendovi con formale atto dirigenziale del quale veniva rilasciata copia al richiedente. Il capogruppo, ritenendosi insoddisfatto degli atti ricevuti perché non totalmente rispondenti alle proprie richieste, interpretava la nota del dirigente come atto di diniego, per cui reiterava la richiesta, alla quale il dirigente ribadiva quanto contenuto nella nota precedente. Una sentenza risolve ora la controversia e decreta che, pur rilevando l’irricevibilità del ricorso, perché presentato oltre il tempo limite di trenta giorni, il Collegio ne riscontra l’infondatezza in quanto “la generica richiesta del consigliere può ritenersi soddisfatta. Qualora egli avesse voluto effettuare approfondimenti in merito a specifiche voci, avrebbe potuto fare dettagliata richiesta”.
Il sindaco Salvatore Prinzi commenta così la sentenza: “I consiglieri di opposizione stanno facendo di tutto per fare ostruzionismo all’attività politica. Non hanno proposte e se le hanno, le fanno male”. Il consigliere Aldo La Ferrera, pur rispettando la sentenza, spiega le sue ragioni: “Accetto il verdetto del giudice, anche se ritengo che non sia stata compresa la reale richiesta del sottoscritto. Per questa ragione sto valutando la possibilità di fare appello alla sentenza”. Poi continua: “Il ricorso non era finalizzato a fare ostruzionismo, nessun atto deliberativo è stato infatti bloccato, essendo stato approvato il conto consuntivo. Questa amministrazione mi ha costretto per ben due volte a rivolgermi all’autorità amministrativa per ottenere copia degli atti. In entrambe le circostanze – dice – le spese dell’avvocato e di giudizio sono state pagate dalle mie tasche. Il sindaco ha invece utilizzato risorse pubbliche per nominare il legale, perché non ha voluto concedere al consigliere l’accesso agli atti amministrativi. Ciò fa riflettere sulla scarsa trasparenza di questa amministrazione”. Infine La Ferrera si lascia andare ad una considerazione: “In occasione dell’approvazione del bilancio abbiamo proposto parecchi emendamenti, ai quali il sindaco non ha dato esecuzione per il semplice fatto che venivano approvati dall’opposizione. Tra le nostre proposte voglio ricordare quella riguardante la riduzione delle aliquote Imu. L’amministrazione ha però ritenuto di utilizzare le risorse, che potevano essere impegnate per ridurre le aliquote Imu, per le manifestazioni ludiche anziché per alleviare l’eccessiva pressione fiscale sui cittadini. Unica proposta del sindaco, in dieci anni di amministrazione, è stata quella di tappezzare i muri di maioliche”.
Valentina La Ferrera