Barrafranca. Agricoltura: riprende regolare l’irrigazione dalla diga Olivo

Da più di una settimana gli agricoltori che usufruiscono dell’acqua della diga Olivo e sono più di trecento tra Barrafranca e Mazzarino stanno ricevendo regolarmente e periodicamente l’acqua dalla diga, tirando un sospiro di sollievo perché c’era il rischio che perdessero le loro culture pregiate e che per molti sono il sostentamento di intere famiglie di agricoltori. Tra l’altro c’è da sottolineare che ci sono stati alcuni giorni di pioggia che hanno incrementata l’acqua invasata nella diga per cui ci potrà essere un’ulteriore programmazione nella distribuzione dell’acqua a questi agricoltori. Le varie riunioni che si sono succedute a cominciare da quella che si è svolta in Provincia il 4 ottobre con la presenza dell’ingegnere Greco, funzionario della Regione Siciliana, ha avuto un seguito presso il comune di Barrafranca, in quanto su iniziativa del sindaco Salvatore Lupo e del presidente dell’Osservatorio della Diga Olivo Biagio Cascio si sono riuniti venerdì scorso tutti gli enti e le associazioni di categoria che sono interessati al problema diga Olivo per discutere sulle problematiche connesse alla distribuzione dell’acqua agli agricoltori interessati che sopravvivono grazie alla possibilità di utilizzare l’acqua della diga, dopo avere subito un’estate caldissima che ha rischiato di compromettere culture di notevole pregio, conosciute in tutta la Sicilia. L’assessore provinciale Marcello Melfa e Andrea Scoto, funzionario dell’assessorato all’agricoltura, assieme al sindaco e Lupo ed al presidente Biagio Cascio si sono spesi per risolvere il problema anche se la diga Olivo ha dei problemi strutturali molto complessi a cominciare da quella galleria Juculia che dovrebbe raccogliere le acque dei torrenti Serieri e Scioltabino che duplicherebbe la capacità di invaso della diga, portandola a circa 30 milioni di metri cubi, ma si trova davanti una galleria, la Juculia appunto, i cui lavori durano da decenni, nonostante si sappia che la realizzazione di questa opera consentirebbe di allargare notevolmente le aree irrigue portandoli dai 300 ettari attuali addirittura a 2800 metri. Andrea Scoto ha sottolineato, assieme al Consorzio ed al comune di Barrafranca che per migliorare il rendimento nell’irrigazione dei terreni che interessano agricoltori di Barrafranca e Mazzarino è necessario che vi siano il ripristino della funzionalità della valvola di scarico di fondo e lo sfangamento della diga; interventi di manutenzione straordinaria del comprensorio Braemi; interventi di manutenzione straordinaria per secondo lotto Barrafranca realizzato e messo in esercizio; integrazione degli interventi di sistemazione idraulica forestale, a monte dell’invaso, per evitare l’ulteriore interramento della diga. L’irrigazione di questi terreni è importante sia dal punto di vista economico che dal punto di vista occupazionale. Infatti i 300 ettari irrigati sviluppano un reddito intorno ai 5 milioni di euro e nel contempo a lavorare su questi terreni circa 40 persone, quindi sono un’importante ed efficace risorsa economica.