Nicosia. Amministrazione cerca di recuperare in tutto o in parte alcuni finanziamenti perduti tra il 2009 ed il 2010

Nicosia. Si cerca di recuperare in tutto o in parte alcuni finanziamenti perduti tra il 2009 ed il 2010. Si tratta di fondi che avrebbero dovuto garantire il consolidamento di aree a rischio idrogeologico. In un caso il finanziamento era stato revocato quando già era pronta anche la gara d’appalto. Si Tratta dei lavori di consolidamento delle pendici rocciose di via Regina Elena. Il 31 dicembre scorso del 2009, al Comune era stato trasmesso il decreto che finanziava nel 4 milioni di euro per la messa in sicurezza del costone al di sopra del quale sorge “L’orologio”.
Il finanziamento concesso dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente, era destinato a rendere finalmente attuabile il progetto di messa in sicurezza stilato nei primi anni ’90, presentato più volte nell’ambito di diverse misure e mai finanziato. A ripresentarlo nel 2009, era stata l’amministrazione Catania, dopo la pubblicazione di un bando per la messa in sicurezza di aree urbane a grave rischio di dissesto idrogeologico. L’area interessata è la zona a monte della “Lavanca” dove fino al ‘700 sorgeva un quartiere ingoiato da una devastante frana che cancellò Santa Maria maggiore. Con quello per viale Regina Elena, il Comune aveva presentato altri 6 progetti di consolidamento di pendici, tutti stati stilati nell’arco degli ultimi 20 anni e per i quali era stata disposta una revisione in vista della nuova richiesta di finanziamento. I progetti, tra i quali quello prima finanziato e poi revocato pochi mesi dopo, erano stati presentati all’assessorato regionale Territorio e Ambiente e sono relativi a pendici che lo stesso assessorato aveva inserito nella graduatoria delle zone ad alto rischio di dissesto. Per realizzare le opere necessarie a mettere in sicurezza le zone maggiormente soggette a dissesto servono diverse decine di milioni di euro e adesso l’amministrazione Malfitano sta valutando con quale misura ripresentare il progetto esistente e già munito di tutti i visti per viale Regina Elena, sperando di ottenere i 4 milioni o una parte di essi, che copra almeno uno stralcio. L’altro progetto che sembrava prossimo alla copertura finanziaria, poi sfumata circa 4 anni fa, riguarda il secondo stralcio della messa in sicurezza di via Marcello Capra, nella zona sottostante l’Orologio.
Circa 8 anni fa era stato finanziato e realizzato il primo stralcio, di un piano che complessivamente prevede una spesa di oltre 10 milioni di euro. adesso si spera di ottenere i fondi per proseguire l’intervento nella zona geologicamente più fragile di tutta la città, che fa parte del picco del castello. Intanto sul versante di via Vittorio Emanuele, si sta completando l’intervento di somma urgenza con la sistemazione delle reti danneggiate dagli incendi di agosto e settembre e nei giorni scorsi è stato effettuato un sopralluogo dalla professore Umiltà che ha già effettuato diversi studi tecnici sulle pendici rocciose della città.