Allevatore di Valguarnera denunciato per avere venduto uccellini e per detenzione di materiale archeologico

Un allevatore di Valguarnera è stato denunciato, a seguito di attività investigativa del PM Marco Di Mauro per avere messo in vendita su internet degli uccellini appartenenti a una specie protetta, quale quella dei fringillidi, che possono essere venduti solo se allevati in cattività. Dell’attività investigativa si sono interessati gli agenti del Corpo Forestale. Secondo le indagini un cardellino, nel mercato del web, può essere venduto anche a 200 euro. L’allevatore valguarnerese, per fare più soldi possibili, chiedeva appena 50 euro per ognuno. La merce era in vendita con tanto di annuncio ed anche di foto, numero di telefono, insomma ogni riferimento utile, su “subito.it”, uno dei più cliccati siti di annunci che spopola sul web. Gli uomini della sezione di Pg del corpo forestale dello Stato hanno accertato a chi corrispondesse il numero di telefono ed hanno ottenuto il mandato dal sostituto procuratore di procedere a due perquisizioni, a cui ha partecipato anche il personale del servizio Cites regionale di Catania. La prima perquisizione si è svolta a Valguarnera; l’altra invece è stata fatta a Piazza Armerina, nella proprietà di un altro “venditore”, ma quest’ultima avrebbe dato esito negativo. Nella prima sono stati rinvenuti 19 cardellini in una voliera posta davanti all’abitazione rurale e subito liberati, dopo la realizzazione di un dossier fotografico, ma dentro c’erano anche tre anfore da 50, che sono state pure sequestrate perché materiale archeologico venuto fuori da scavi clandestini e secondo gli investigatori apparterrebbero forse all’epoca Romana. Il proprietario è stato denunciato per detenzione illegale di fringillidi e per la detenzione del materiale di interesse archeologico. I reperti sequestrati saranno portati alla Sovrintendenza ai beni culturali e ambientali di Enna per una stima della loro datazione e valore storico. Dall’indagine è emersa, la pratica di vendere i volatili dopo averli catturati in Sicilia; nel territorio di Piazza Armerina e di Valguarnera sono numerosissime le specie che hanno “mercato”, perché ci sarebbe una forte richiesta soprattutto dal Belgio.