Gagliano. Presidente si difende dalle accuse di non aver portato in Consiglio delibera su modifica Imu

Gagliano. La proposta di modifica del regolamento Imu continua a far discutere. Stavolta è la presidente del consiglio, Pina Laferrera (nella foto), a spiegare le proprie ragioni, viste le accuse mosse nei suoi confronti dai gruppi consiliari di opposizione. Questi ultimi avevano richiesto la convocazione di un consiglio comunale per discutere la proposta di modifica del regolamento Imu, ma tale proposta, secondo il parere del funzionario dell’area economico-finanziaria, era illegittima in quanto comportava un disequilibrio di bilancio. Il parere sfavorevole del funzionario induceva la presidente del consiglio a comunicare ai consiglieri l’impossibilità d’inserire la proposta di deliberazione tra i punti all’ordine del giorno. Questo diniego veniva interpretato dai consiglieri di opposizione come abuso da parte del presidente. Di fronte a tali accuse Laferrera spiega: “Vero è che l’organo deliberante può dissentire dai pareri espressi con adeguata motivazione nel testo della deliberazione, ma nel campo degli equilibri di bilancio, essendo il responsabile del servizio autonomo e responsabile in proprio di eventuali squilibri, l’organo deliberante non ha la facoltà di dissentire da pareri di cui non è competente né responsabile. Se i consiglieri presentano proposte che vanno a determinare uno squilibrio di bilancio è dovere e responsabilità del dirigente economico-finanziario bloccarne la deliberazione. Ad ogni modo, da un punto di vista politico, i consiglieri spieghino perché vogliono squilibrare il bilancio dell’ente e bloccarne la gestione”. Secondo il decreto legge 174 il responsabile del servizio finanziario agisce in autonomia, occupandosi della salvaguardia degli equilibri finanziari complessivi, della gestione e dei vincoli della finanza pubblica. A chiarimento del proprio ruolo, la presidente Laferrera aggiunge: “I consiglieri possono fare proposte di argomenti ma non possono ricoprire il ruolo burocratico di responsabile del procedimento. La legge 241 del ’90 individua in un responsabile del procedimento (nominato dal dirigente dell’area interessata) il titolare della valutazione delle condizioni di ammissibilità e dei requisiti di legittimazione dell’atto. Il presidente del consiglio, che non è un semplice passacarte, è responsabile della legittimità e dell’osservanza delle leggi. Il mio comportamento è completamente coerente con le norme vigenti ed è stato interamente condiviso dalla dirigente dell’ufficio ispettivo della Regione cui la sottoscritta si è rivolta per un parere. Quindi, se i consiglieri d’opposizione hanno veramente intenzione di promuovere iniziative e proposte politiche e amministrative, oltre a dover rispettare le leggi e i requisiti di legittimità, sono anche obbligati a rispettare gli equilibri di bilancio dell’ente che, in parole povere, corrispondono alla certezza di risorse per i cittadini”.
Valentina La Ferrera