Gagliano, cinquantesimo anniversario della scomparsa di Enrico Mattei

Gagliano è oggi una delle quattro sedi ufficiali sparse per l’Italia in cui si commemora il cinquantenario della scomparsa di Enrico Mattei. Il comitato per le celebrazioni ha scelto i luoghi simbolo della sua vita: Gagliano per il sud, dove tenne il suo ultimo discorso; Civitella Roveto, in Abruzzo, dove ebbe origine la famiglia Mattei; Matelica, nelle Marche, dove visse la sua giovinezza; Bescapè per il nord, dove cadde l’aereo sul quale viaggiava. Gagliano lo considera figlio della propria terra e per questo non smetterà mai di volergli bene. Dopo l’affollatissimo ed importante convegno di giovedì scorso, voluto dall’amministrazione comunale, oggi sarà l’Associazione pionieri e veterani Eni a rendergli omaggio nel giorno della sua morte. Alle 10,30 è previsto il raduno dei partecipanti, tra cui i soci della sezione Apve di Gela, Palermo, Ragusa, Bronte, Nicosia e Troina. Alle 11 la Santa Messa sarà celebrata dal vescovo di Nicosia, mons. Salvatore Pappalardo, e concelebrata dai parroci mons. Vito Vasta e don Domenico Bannò. A seguire, si sfilerà in corteo lungo la via Roma, accompagnati dalla banda. Parteciperanno i ragazzi delle scuole con striscioni, le associazioni, i dipendenti Eni con una corona d’alloro e un poster di Mattei, le autorità e i cittadini. Si farà sosta in piazza Monumento ai caduti, dove verrà letto l’ultimo discorso di Mattei. La commemorazione si concluderà al Piano Puleo con la posa della corona d’alloro ai piedi del busto in bronzo a lui dedicato. Seguiranno i discorsi del presidente della sezione Apve di Gagliano, Vito Bottitta; del presidente regionale della Commissione antimafia, Lillo Speziale; del prefetto di Enna, Clara Minerva; dell’amministratore delegato Enimed, Antonino Galletta; di un socio della sezione di Gela, Carmelo Ferreri; e del sindaco di Gagliano, Salvatore Prinzi. Durante questo anno sono state coinvolte le scuole con un concorso che premierà i vincitori il 4 dicembre prossimo, in occasione della festa di Santa Barbara, durante un convegno sul petrolio.
Se Mattei, dopo cinquant’anni, è ancora così amato dai gaglianesi è perché seppe parlare al popolo, venendo lui stesso dal popolo. Mai sfiorato da scandali, il suo ideale diede speranza di riscatto ad un territorio rassegnato alla miseria. Gagliano è oggi orgogliosa di questo patrimonio e desiderosa di un nuovo riscatto.
Valentina La Ferrera