Rifiuti. Nicosia: le somme, anticipate dal Comune, non sono state versate ai lavoratori

Nicosia. Incontro ieri tra gli operatori ecologici dell’Ato rifiuti e il sindaco Malfitano. Una quindicina di lavoratori hanno rappresentato a Malfitano di non ricevere gli stipendi ormai da luglio e hanno chiesto chiarimenti su come ha operato il Comune. “Ho spiegato loro, mostrando le delibere, che l’amministrazione – ha detto il sindaco – ha provveduto a deliberare i mandati di pagamento all’Ato, per di più espressamente finalizzati al pagamento degli stipendi. Per me è un fatto gravissimo che le somme, per le quali il Comune fa le anticipazioni, non sono state versate ai lavoratori. Avrebbero dovuto ricevere la mensilità di agosto al massimo entro il 6 ottobre e quella di settembre avrebbe potuto essere liquidata già venerdì”. Quello che ormai è più che un dubbio, è che l’Ato abbia utilizzato l’anticipazione del 3 ottobre scorso per pagare un acconto alla discarica di Motta Sant’Anastasia, che aveva impedito il conferimento dei rifiuti di Nicosia, oltre che di Gagliano e Centuripe, perché i tre comuni risultano “morosi”. L’amministrazione in carica ha bloccato tutte le anticipazioni all’Ato a eccezione di quelle per gli stipendi dei lavoratori chiedendo ai commissari liquidatori i dettagli di ogni singola fattura. In particolare il Comune di Nicosia chiede le cosiddette “pezze di appoggio” proprio per i costi di conferimento in discarica, considerato che non è possibile allo stato, riuscire a ricostruire come si arrivi alle somme che l’Ato chiede al Comune. Tra l’altro dai controlli effettuati su disposizione del sindaco Malfitano è risultato che su una fattura per il conferimento alla discarica etnea erano stati calcolati qualcosa come 7 mila euro in più del dovuto, perché era stata calcolata la tariffa di tutto il mese di riferimento al costo di quella festiva. Dopo il “blocco” del conferimento in discarica durato 4 giorni, l’Ato ha comunicato che sarebbero ripresi trasporto e scarico degli Rsu a Motta, ma il Comune non ha effettuato anticipazioni per la discarica, anche se si è impegnato a versare a breve un acconto del 10% fatto salvo il diritto alle verifiche complessive sui conteggi quando verrà effettuato il saldo totale. La discarica quindi potrebbe essere stata pagata con gli stipendi dei lavoratori e con una decisione unilaterale dell’Ato. Aggiunge Malfitano “che sono garantire le somme per gli stipendi dei lavoratori, da un lato e fermezza e rigore dall’altro per quanto riguarda quei giustificativi di spesa dettagliati che chiediamo. La mia amministrazione ha firmato i mandati rigorosamente finalizzati agli stipendi. Non so come poi ha operato l’Ato e se ha usato i soldi per finalità da quelle da noi indicate”.