Enna. Processo ‘Cemento Armato’ l’associazione a delinquere contestata nel 2003 sarebbe caduta in prescrizione
Enna-Cronaca - 05/11/2012
Enna. Sarà sicuramente dimezzato il numero degli imputati del processo ‘Cemento Armato’ che porta sul banco degli imputati imprenditori, accusati turbativa d’asta, truffa e associazione a delinquere. Adesso si potrebbe dimezzare ulteriormente. Il numero di persone alla sbarra, attualmente 71 scende ulteriormente. Mercoledì prossimo il presidente del tribunale collegiale, il giudice Vittorio La Placa, dovrebbe sciogliere la riserva sull’eccezione di prescrizione sollecitata da alcuni avvocati per i loro assistiti. Nella sostanza l’associazione a delinquere contestata nel 2003 praticamente sarebbe caduta in prescrizione, se così fosse, tutti gli imputati verrebbero assolti con un “non doversi procedere”, perché il reato è estinto per intervenuta prescrizione. Il procedimento è passato attraverso numerosi cambi di giudici, rinvii a retrocessioni alle indagini preliminari, intanto sono passati più di 5 anni dall’apertura di un’udienza preliminare iniziata il 20 settembre 2007 e conclusasi solo l’anno scorso, per reati che risalivano, in certi casi, anche al 2003. Gli imputati sono alcuni degli imprenditori edili coinvolti nell’operazione del commissariato di Piazza Armerina, della squadra Mobile ennese e della Guardia di Finanza. Una maxi-inchiesta che provocò grande panico tra i costruttori ennesi, perché portò all’arresto di 75 imprenditori e 34 iscrizioni sul registro degli indagati per turbativa d’asta e associazione a delinquere. Il 28 marzo 2006 furono 47 le persone portate in carcere, altre 28 ebbero gli arresti domiciliari, poi tutti scarcerati dal Tribunale del Riesame in meno di due settimane. Ben 43 imprenditori vivono e lavorano a Leonforte. Il collegio penale ha respinto l’eccezione di incompetenza territoriale, che era stata avanzata dall’avvocato Ones Benintende, difensore di trenta imputati. Le accuse nei loro confronti potrebbero essere una presunta associazione a delinquere commessa a Nicosia, truffa e turbativa d’asta. L’inchiesta è partita dal fatto che un cartello di imprenditori si sia riunito sotto una regia comune per presentare offerte pilotate nelle gare d’appalto e assicurare, sfruttando una normativa complessa , tra il 2002 e il 2004, a privilegiare uno di loro nell’aggiudicazione dei lavori, ma di fatto i lavori se li aggiudicarono altre imprese.