Studentessa di Piazza Armerina bocciata alla maturità, ricorre al Tar: ripeterà la prova orale

Una ragazza di Piazza Armerina, Maria C.,dopo aver sostenuto l’esame di stato per il conseguimento del diploma di maturità, veniva giudicata non idonea dalla commissione esaminatrice dell’istituto scolastico presso il quale aveva sostenuto la prova. La bocciatura inflitta alla studentessa dall’istituto superiore di Caltagirone veniva impugnata dalla giovane, essendo essa convinta di essere stata ingiustamente penalizzata. Sulla base di questo convincimento la ragazza decideva di impugnare gli atti degli esami e quindi presentare ricorso al TAR competente, sostenendo che vi fossero vizi formali, che avevano inficiato la regolarità dell’esito e ritenendo di non aver ricevuto, come la legge impone, adeguata ed esaustiva motivazione delle ragioni per le quali veniva bocciata. Il TAR di Catania, investito della questione, convocava le parti per la trattazione della vicenda, affrontando la fase cautelare. All’esito delle udienze, durante le quali sono stati esaminati gli atti e sentite le parti, il TAR ha accolto l’istanza di sospensione formulata in seno al ricorso dall’avvocato Lorenzo Caruso del foro di Enna, che assiste la studentessa, disponendo, in attesa della decisione sul merito, che l’Istituto Superiore reiteri la prova orale della ricorrente e provveda, altresì, al pagamento delle spese processuali liquidate per la fase cautelare in favore della ricorrente. Quest’ultima potrà quindi ripetere la prova orale, avendo così la possibilità di riscattarsi potendo concretamente puntare ad ottenere il diploma di maturità in attesa che ad aprile venga definitivamente affrontato il merito della questione. Ad oggi intanto la maturità scolastica della studentessa è tornata ad essere una concreta possibilità.