UIL Enna: rischi screening prevenzione carcinoma della mammella

“Rischia di saltare lo screening oncologico per la prevenzione del carcinoma della mammella se l’ASP non si decide a pagare le somme spettanti fin qui maturate al personale che dall’8 giugno 2012 è interessato a portare avanti una progettualità che detiene due obiettivi: la prevenzione della salute della popolazione e la riduzione dei costi delle spese sanitarie, obiettivi, entrambi, previsti dal Piano della salute stilato dal Ministero competente” questo il grido di allarme del segretario generale della UIL FPL di Enna, Giuseppe Adamo.
Tali obiettivi, fra l’altro, sono stati ritenuti prioritari, dall’Assessore uscente Massimo Russo, all’interno del Piano della Salute 2010/2012; gli stessi progetti, parrebbe, trovano finanziamento specifico e vincolato per cui non inciderebbero, neanche, sul bilancio dell’ASP, “ci stranizza, quindi, tale ritardo che sta generando rabbia e delusione fra gli operatori impegnati a garantire i compiti d’istituto e gli obiettivi del progetto stesso” specifica l’esponente sindacale, che continua: “Non vogliamo trovare i responsabili di tale inadempienza ma poiché “prevenire é meglio che curare” abbiamo trasmesso una nota al Dipartimento della Prevenzione dell’assessorato, affinché si faccia chiarezza su tale ritardo e comprendere il perchè non si riesce a deliberare un atto che darebbe ulteriori stimoli al personale, visto che in embrione ci sono altri due progetti screening “cervico uterino e colon retto”, che però non decollano. Lanciamo, dunque un grido di allarme alle varie associazioni ed ai responsabili del Tribunale del diritto dei malati, affinché tutti insieme si riesca a mantenere il servizio all’utenza ed a difendere uno stato di diritto che più volte traballa di fronte a muri di gomma. Immaginiamo quale delusione e quale amarezza può suscitare, nell’utenza, il venire a conoscenza di tali ostacoli nel portare avanti una progettualità di questo calibro che certamente ha aiutato a prevenire e risolvere patologie altrimenti irreversibili”. Adamo spiega, nel concludere che si ritiene opportuno fare conoscere all’utenza lo stato dell’arte ad oggi, poichè l’eventuale mancato pagamento delle somme dovute agli operatori potrebbe compromettere l’erogazione di tale servizio.

comunicato stampa