Enna. Operaio cadde da impalcatura, assolto l’imprenditore e condannato capo cantiere

Per il grave incidente avvenuto nel cantiere per la costruzione della caserma della Questura ad Enna bassa viene ridimensionata la posizione degli imputati. Nove anni fa un operaio edile, Giuseppe B., cadde da un’impalcatura , dopo esser stato colpito da un puntello metallico, ferendosi gravemente tanto da rischiare la morte, per ferite alla testa e alla milza, che fu asportata . La seconda sezione della Corte d’appello di Caltanissetta, presieduta da Maria Giovanna Romeo, ha assolto con formula piena uno dei due imputati, l’imprenditore Sergio Bosco Lo Giudice, 37 anni di Acireale, mentre ha confermato la condanna, riducendo la pena, a carico del capocantiere Natale Tindaro Sinfori, 71 anni di Troina, infliggendo 3 anni di reclusione; in primo grado i due erano stati condannati ad un anno di reclusione. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Impellizzeri, Carmelo Lombardo e Francesco Tavella; mentre l’operaio, che si è costituito parte civile, è assistito dall’avvocato Mauro Lombardo. Le accuse nei confronti dei due sono lesioni colpose gravissime, tramite l’inosservanza e l’omissione di controllo delle misure di sicurezza. Bosco Lo Giudice, assolto per non aver commesso il fatto era ritenuto colpevole come amministratore della ditta appaltante, datore di lavoro e responsabile del cantiere. Sinfori, invece, è stato condannato come capocantiere, essendo stato preposto ai lavori e come tale responsabile nell’effettuare i dovuti controlli e quindi l’osservanza della normativa antinfortunistica e segnalare eventuali disfunzioni. La legge prescrive che le impalcature debbano essere sufficientemente ampie e munite, sui lati verso il vuoto, di parapetto e tavola fermapiede. Sinfori accusato anche di non aver rilevato e segnalato la violazione, consentendo all’operaio di lavorare senza casco e non impedendo che sul ponteggio sovrastante la piattaforma di carico fossero posizionati in equilibrio instabile i puntelli, uno dei quali è caduto. “Siamo soddisfatti per la sentenza di assoluzione – dice l’avvocato Impellizzeri, difensore di Bosco Lo Giudice – il che denota grande autorevolezza della corte che l’ha pronunciata , grande preparazione giuridica del relatore estensore”.