Enna. Ritrovata la 13enne scomparsa ieri sera a Pergusa, temeva rimprovero per il rendimento scolastico

Enna. A metà mattinata ritrovata la ragazza 13enne allontanatasi ieri sera e non facendo rientro nell’abitazione dei genitori a Pergusa. Per i genitori (che già nella serata avevano interessato la redazione della trasmissione di RAI 3 “Chi l’ha visto”, e familiari ed amici sono state ore di paura e apprensione.
I fatti:
Intorno alle 20,00, di ieri 19 novembre, alla Polizia, mediante comunicazione telefonica su linea “113”, giungeva una segnalazione, da parte del padre, dell’allontanamento dalla casa familiare di G.C., tredicenne studentessa di Enna. Dai primi accertamenti esperiti, si apprendeva che la giovane, dalle ore 17,00 di ieri, non aveva più fatto rientro presso l’abitazione dei genitori, dalla quale si era allontanata non recando con sè ne alcuna somma di denaro ne il proprio telefono cellulare. Appreso dell’allontanamento, il Questore di Enna, Ferdinando Guarino, diramata la nota di ricerca alle altre Forze di Polizia, disponeva di avviare immediatamente le opportune ricerche, con l’impiego di personale dipendente, che effettuava una serie di battute presso la contrada rurale di residenza di Pergusa, nelle zone limitrofe e presso le stazioni di partenza dei bus e dei mezzi pubblici di trasporto. Contestualmente, si procedeva all’escussione di tutti coloro i quali potessero riferire circostanze utili al ritrovamento della ragazza, significando che si apprendeva che la minore aveva già manifestato l’intenzione di allontanarsi dal nucleo familiare, temendo la reazione dei genitori a seguito di un rimprovero per il rendimento scolastico. Giacché l’attività di ricerca disimpegnata ininterrottamente nelle ore notturne, aveva dato esito negativo, si procedeva, nella mattinata odierna, allorchè le condizioni di visibilità risultavano migliori, all’impiego di ben 20 Pattuglie di operatori della Polizia di Stato, coordinate sul posto dal Vice Questore Aggiunto, Giovanni Cuciti, dirigente della Squadra Mobile e dal Commissario Capo, Claudio Pucci, dirigente dell’U.P.G.S.P.. Tutte le squadre di ricerca sono state munite di foto della ragazzina e della descrizione dell’abbigliamento indossato dalla stessa al momento dell’allontanamento da casa. La minore, inoltre, per come riferito dai familiari, era vestita con una semplice tuta e, pertanto, non adeguatamente coperta.
Allo scopo di rendere più incisive le ricerche, si chiedeva, anche, l’ausilio della Squadra Cinofila e del Reparto Volo di Palermo. Sul posto presenti pure 2 pattuglie della Protezione Civile.
Stamani, nel prosieguo dell’attività di ricerca, alle ore 10:45, circa, una delle pattuglie dispiegate, costituita da personale dipendente della Questura, a composizione mista, appartenente alla Digos, all’Ufficio Immigrazione, all’U.P.G.S.P. ed alla Polizia Scientifica, rintracciava la giovane, in una zona di campagna, presso una radura confinante con la proprietà di un’abitazione privata, rannicchiata nella fitta vegetazione, in buone condizioni di salute, benché provata dall’avere passato la notte al freddo e in aperta campagna. La ragazza, claudicante, per una storta accusata la sera prima nel corso dell’allontanamento volontario da casa, veniva accompagnata, prima presso il domicilio familiare, poi, presso il locale nosocomio per le cure del caso. I familiari e gli amici radunati a casa, nella trepidante attesa di riabbracciare la piccola, non hanno potuto nascondere una certa emozione allorché hanno ravvisato che la ragazzina stava bene ed era fuori pericolo, ringraziando la Polizia di Stato per l’attività svolta.