Piazza Armerina. Incontro con i neo deputati regionali: “In quindici (M5S) diremo no al MUOS appena insediati all’ARS”

Piazza Armerina. È deciso e chiaro Antonio Venturino, neo deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, quando afferma che prima di ogni altro argomento porterà all’attenzione della nuova assemblea la questione del MUOS di Niscemi. “Proporremo subito che i lavori abbiano inizio con la mozione contro il MUOS di Niscemi per chiedere la definitiva revoca dell’autorizzazione sottoscritta a suo tempo dall’ex governatore Lombardo”. I cittadini presenti all’incontro –intervista con gli eletti all’ARS ascoltano con attenzione le parole e le proposte avanzate da Luisa Lantieri (Grande Sud), Antonio Venturino (Mov. Cinque Stelle Piazza Armerina) e Francesco Cappello, deputato eletto a Caltagirone sempre nelle fila del Mov. Cinque Stelle. Assente, seppur invitato, l’on. Mario Alloro del PD. Salvatore Giordano, del Comitato NO MUOS, ripercorre le tappe più rilevanti di una vicenda che riserva continuamente colpi di scena. Molti presenti stentano a credere che all’interno di una millenaria sughereta, sito di importanza comunitaria, vi sia una base della marina americana con i suoi strumenti di morte e di minaccia: 41 antenne già attive da vent’anni e il famigerato MUOS, con le sue enormi parabole, che gli americani vogliono al più presto installare definitivamente. Eppure, nonostante l’occultamento continuo delle notizie, i cittadini dichiarano che non vogliono piegarsi all’imposizione di scelte che stanno portando la Sicilia a essere la piattaforma di aggressione perenne nel mare mediterraneo, con strumenti nocivi per la salute degli stessi siciliani.
Luisa Lantieri risponde alle domande del giornalista Agostino Sella manifestando la sua sorpresa e la sua contrarietà per una realtà così grave come quella del MUOS.
Francesco Cappello condivide la presa di posizione netta assunta da Venturino e parla dell’opera del giornalista Antonio Mazzeo, messinese, che sta dedicando gran parte della sua attività al Muos. Tanta indignazione da parte dei cittadini presenti e tanta voglia di agire, con il rammarico di non essere stati informati in precedenza sulla questione antenne e MUOS.
“Siamo tutti niscemesi – evidenzia un ragazzo-e andremo ad aiutare i niscemesi nei presidi per non far passare i mezzi con le parabole”.