Fine del mondo rimandata al 15-02-2013 o nel 2116?

Ancora tesi e preoccupati per le sorti del mondo a causa della temibile profezia Maya? La fine del mondo potrebbe ritardare di qualche mese, rispetto alle catastrofiche previsioni che scommettevano sulla data del 21 dicembre.

Già diversi appassionati del tema avevano sostenuto che i Maya avessero torto e che la fine del mondo sarebbe arrivata il 5 giugno 2012, in occasione dello straordinario allineamento Sole-Venere-Terra ma a quanto pare siamo ancora tutti qui. E siamo costretti a fare revisionismo. Almeno secondo quanto si legge in “Stelle da paura”, il nuovo libro di Margherita Hack, la più celebre astrofisica italiana, scritto con Gianluca Ranzini.

A causare la temuta fine del mondo potrebbe essere il passaggio di un asteroide, molto vicino al nostro pianeta, nel 2013. Il 15 febbraio infatti un asteroide passerà ad appena 35mila chilometri dalla Terra, a ridosso dell’orbita dei satelliti geostazionari per meteorologia e telecomunicazioni. Un oggetto celeste non troppo benevolo da 45 metri di diametro, con una massa di 120mila tonnellate. Insomma, abbiamo scansato i Maya e soccomberemo all’asteoride? Secondo Hack, “c’è una probabilità cumulativa dello 0,031 per cento che questo asteroide colpisca il nostro pianeta tra il 2020 e il 2082”. E la grande attesa continua.
Se in Francia hanno ‘arruolato’ anche i medici dell’apocalisse per fronteggiare un’eventuale ‘invasione’ nel paesino d’Oltrape – il picco di Bugarach sui Pirenei – ritenuto immune alla profezia Maya, “qui da noi sulla fine del mondo annunciata il 21 dicembre si ironizza molto. Invece ai maghi, cartomanti e simili gli italiani credono ancora: almeno quattro su dieci si fidano di indovini e chiaroveggenti”. La stima arriva dallo psichiatra Tonino Cantelmi, professore di psicologia dello sviluppo alla Lumsa, che sull’argomento ha svolto varie ricerche, e avverte: “Con la crisi anche i maghi hanno iniziato a fare offerte: due contro-fatture al prezzo di una. E spendono meno in pubblicità”.
“Se gli italiani sono scettici nei confronti della grande catastrofe, il fatto di parlarne molto, sul web, o riderci sopra, in realtà è anche un modo per esorcizzare una paura profonda: cioè che non ci sia un futuro. Invece a maghi, medium e indovini crediamo ancora molto, con la speranza di avere informazioni soprattutto su denaro, salute, amore e adesso anche lavoro”.
Il calendario Maya e, di conseguenza, la teorizzata fine del quarto ciclo del Lungo Computo che corrisponderebbe alla fine della nostra era, secondo studi poco diffusi, non sarebbe più da datarsi al 21 dicembre 2012 ma al 2116. É quanto sostengono due rinomati studiosi, peraltro fratelli, chiamati Bohumil e Vladimir Bohm, il primo matematico ed il secondo storico, entrambi di fama mondiale.
L’argomentazione che porta i due a questa conclusione riguarda un errore di conteggio degli anni nella correlazione presenta tra la nostra enumerazione e quella dei Maya: gli studiosi ritengono infatti che la conversione del calendario Maya in calendario cristiano, operata da parte di tre archeologi, Goodman, Martínez e Thompson, da cui il nome “GMT” del sistema di conversione, commisero alcuni errori, non considerando alcuni eventi fondamentali, per una durata totale di circa 104 anni. La “decodifica” del calendario Maya infatti è stata operata attraverso deduzioni più o meno grossolane relative ai grandi eventi che tale popolazione annotò su un grande codice ritrovato, il “Codice di Dresda”, dal nome della città tedesca in cui è conservato, in correlazione alle scoperte archeologiche (come, ad esempio, un’eruzione vulcanica). Secondo i fratelli Bohm, nell’analisi del reperto (il Codice di Dresda) e la ricerca di correlazioni con gli eventi, Goodman, Martínez e Thompson commisero alcuni errori ora noti e quindi da correggere.
Il sistema di conversione annualistica GMT andrebbe perciò rivisto ufficialmente e, secondo queste nuove scoperte, la nuova data di termine del quarto ciclo del lungo computo sarebbe da rinviare al 2116 oppure a data più definita in caso di scoperte ancor più precise.

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redazione-vivienna