Rinascita per Catenanuova sul rinnovo dell’amministrazione previsto per aprile 2013

Iniziato già il conto alla rovescia dei partiti politici, associazioni e movimenti, per trovare la medicina giusta per un rilancio territoriale. A fare il punto sulla situazione attuale è il movimento politico “Rinascita per Catenanuova” e Graziella Racina, Piero Scravaglieri, Nello Maucieri (nella foto), Paolo Guagliardo che scrivono: “Il nostro movimento nasce dal confronto fra cittadini impegnati a dare alla nostra cittadina, nelle prossime amministrative una concezione innovativa di fare politica, basata su un programma semplice e concreto, scelta oculata degli uomini per realizzarlo e che siano rappresentativi nella collettività. Obiettivo dei nostri incontri, valutare com’è e come potrebbe essere il nostro paese. Abbiamo iniziato sei mesi fa incontrando coloro che hanno a cuore il nostro paese, disposte a donare il proprio tempo per renderlo migliore, che considerano la legalità l’unica via per uno sviluppo civile, culturale ed economico, che con il loro esempio dimostrano che Catenanuova può essere migliore di quello che è diventato e che la risorsa migliore che può avere la cittadinanza è quella di un confronto e che solo il confronto porta alla scelta della via migliore da percorrere. Lasciamo ad altri il complotto. Questi obiettivi ci inducono, anzi ci obbligano ad essere presenti e vigili nella vita politica, poichè siamo fortemente preoccupati perché il Bilancio 2012 è stato pareggiato solo attraverso gara di vendita dei beni di proprietà del Comune, quali case popolari incomplete alle spalle della caserma dei Carabinieri per 413.310 euro ed il terreno sito in contrada “Forca” per 130.800 euro per un totale di 544.110. La prima e la seconda gara sono già andate deserte, noi temiamo che così avvenga anche per le successive. Altro nodo preoccupante, riguarda i numerosi contenziosi che il Comune ha in corso per centinaia di migliaia di Euro e che temiamo siano persi, così ci confermano i dati degli ultimi quattro anni e non vorremmo che l’attuale amministrazione si concluda con un nuovo dissesto finanziario che sarà il secondo”.

Carmelo Di Marco