Incarichi professionali Ato Rifiuti Enna: prosegue l’inchiesta

Prosegue l’inchiesta conoscitiva della procura di Enna sulla vicenda degli incarichi professionali conferiti nei mesi scorsi dell’Ato rifiuti. Il procuratore capo Calogero Ferrotti, aveva aperto un fascicolo “conoscitivo” che ad oggi è ancora senza indagati, perché finalizzato a valutare se nel conferimento degli incarichi a 14 avvocati, sono ravvisabili ipotesi penalmente rilevanti. Il procuratore Ferrotti ha disposto l’acquisizione degli atti relativi alle delibere di incarico per verificare la regolarità dell’iter seguito. L’inchiesta quindi prosegue ma non sarebbe ancora stata conferita delega di indagine.
La vicenda degli incarichi era letteralmente esplosa a metà dello scorso settembre e per giorni ha tenuto banco sulla stampa locale con botta e risposta tra i commissari liquidatori dell’Ato e lo stesso presidente della Provincia Pippo Monaco, che aveva chiesto chiarimenti. Anche l’ex presidente della commissione di liquidazione, Giuseppe Margiotta, era intervenuto per chiarire che durante il periodo della sua carica vennero conferiti solo pochi incarichi legali. L’inchiesta della Procura riguarderebbe solo gli incarichi a 14 diversi avvocati per 14 cause che avrebbero potuto essere seguite da un solo avvocato anche in vista di una riunificazione dei procedimenti da parte del giudice di Enna. I liquidatori in carica avevano sottolineato che sarebbe un fatto usuale nominare tanti avvocati quante sono le cause, anche se queste sono tutte uguali. Il caso aveva fatto discutere considerato che l’Ato è in liquidazione e che è stato raggiunto da solleciti di pagamento delle parcelle dai legali incaricati in questi anni.
Tra l’altro il legale di Catania che seguiva le 14 cause affidate a 14 avvocati, ha rimesso il mandato per mancato pagamento dell’onorario vantato. L’inchiesta della procura dovrebbe far luce su eventuali violazioni dei poteri conferiti ai commissari liquidatori. La polemica politica divampata sul caso si è placata dopo le elezioni regionali dello scorso ottobre.

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redazione-vivienna