Enna. Sen. Crisafulli depone in tribunale sugli interventi miglioramento strada davanti sua villa
Enna-Cronaca - 13/12/2012
Enna. E’ stato molto chiaro e deciso il senatore Mirello Crisafulli nel rispondere alla domande del giudice circa suoi possibili interventi nel migliorare la strada che passa davanti la sua villa . “Non ho mai chiesto provvedimenti a nessuno per interesse personale”. Il senatore Mirello Crisafulli è imputato di concorso in abuso d’ufficio. Secondo la Procura, la Provincia regionale avrebbe migliorato ed asfaltato la strada invadendo la sfera di competenza del Comune per favorirlo. La difesa ha sottolineato che in quella strada ci sono decine di altre proprietà, di villette e aziende agricole; e che era di competenza della Provincia. Con Crisafulli, difeso dall’avvocato Giovanni Palermo, sono imputati l’istruttore tecnico della Provincia Mario Scinardi, difeso dall’avvocato Felicia La Licata, il caposquadra Marcello Catalfo, leonfortese difeso dall’avvocato Giuseppe Greco, e l’imprenditore Carmelo Sultano di Gela, titolare della ditta, cui furono affidati i lavori “senza stipulare un contratto scritto”, difeso anch’egli dall’avvocato Palermo. I fatti risalgono all’ottobre del 2005. Mirello Crisafulli è stato interrogato dal pm Paola D’Ambrosio, di fronte al tribunale collegiale presieduto dal giudice Elisabetta Mazza, a latere Commandatore e Romito. “Nel 2005 ero vicepresidente della Regione – ha detto, in sintesi, il senatore ennese, rispondendo alle domande del pm – in quel periodo stavo il più possibile a Palermo. Con Scinardi ho un rapporto antico che si interrompe nel 1991, quando viene sciolto il Pci, creato il Pds e lui fa la scelta di passare a Rifondazione Comunista. Rapporto politico o personale? A me viene difficile scindere”. Crisafulli ha anche raccontato di vivere in quella casa dalla fine degli anni ’90, che la strada è importante perché collega la statale 117 bis con la 121, e che è sempre stata in cattivo stato e che aveva bisogno di interventi più concreti. Il senatore ha parlato di “piccole manutenzioni”. “Ma davvero piccole – ha sottolineato – e poi è stata fatta a pezzi da 30 o 50 metri”. Ha risposto alla domanda del pm, se si fosse mai lamentato di lavori provvisori e mai definitivi . “Mi sono lamentato qualche tempo dopo con il presidente della Provincia – ha risposto Crisafulli – che disse di non sapere neppure che era stato fatto questo intervento. A domanda del suo avvocato, ha ricordato quanta gente vive in quella strada. E rispondendo all’avvocato La Licata, ha sottolineato di non aver mai fatto pressioni su Scinardi… “e poi non capisco perché mai avrei dovuto farlo. Se proprio avessi dovuto, avrei parlato con il presidente della Provincia, con l’assessore ai Lavori pubblici. Poi Mirello Crisafulli ha chiesto di rendere dichiarazioni spontanee. “Quella strada è della Provincia, ho visto che in questa vicenda si è fatta tanta confusione – ha dichiarato – è proprietà della provincia, ma quand’anche non lo fosse stata, in Sicilia le province devono intervenire in via sussidiaria con i comuni. Ma non è questo il caso in quanto quella strada è sicuramente provinciale”.