In corso a Caltanissetta il processo per l’omicidio della settantenne ennese Rosa La Paglia

Enna. Per chiarite le vicende legate all’omicidio di Rosa La Paglia, ennese di settanta anni, avvenuto nel marzo del 1994, soffocata con il suo foulard, l’avvocato Gabriele Cantario, difensore di Emilio Burrasca ha evidenziato che all’origine c’è un odio quasi viscerale tra Angelo e Giancarlo Di Dio e Michelangelo e Emilio Burrasca. Una inimicizia profonda, ai limiti dell’odio, che è finita più volte nelle aule di tribunale sotto forma di processi; in cui gli uni erano contrapposti agli altri. Emilio Burrasca viene ritenuto responsabile di concorso nell’omicidio. I Di Dio hanno detto di aver saputo del coinvolgimento di Emilio nell’omicidio da Michelangelo, con cui parlavano tranquillamente. I Burrasca invece negano tutto questo, considerato che, secondo Michelangelo Burrasca, i Di Dio lo odiavano a morte e questo ha fatto si che la tesi della difesa ha allungato ulteriormente il processo per il delitto, che si celebra di fronte al tribunale per i minori di Caltanissetta, già in corso da tre anni, con alla sbarra Emilio. Ieri si è chiusa l’istruttoria e con le richieste di fine processo, nuove audizioni o altri atti che vengono concessi quando sono ritenuti “assolutamente indispensabili ai fini del decidere”. Michelangelo Burrasca ha sempre difeso il fratello accusando i pentiti di volersi vendicare di lui, accusandolo del delitto.Il prossimo 24 gennaio l’udienza. Per l’omicidio dell’anziana ennese sta già scontando da anni la sua pena Massimo Calzetta, già condannato in via definitiva a 22 anni di galera, in quanto gli agenti trovarono una sua impronta digitale nel luogo del delitto. Il processo il mese prossimo arriverà finalmente alla fase conclusiva, con la parola al Pm della procura minorile, che potrebbe concludere avanzando le sue richieste finali e la chiusura entro febbraio.