CGIL su formazione professionale in provincia di Enna

IL Direttivo provinciale della FLC-CGIL di Enna, riunitosi in assemblea il 13 dicembre 2012 presso i locali siti in Via Carducci, dopo aver sentito l’intervento del responsabile provinciale della Formazione Professionale Gino Cammarata e a seguire gli interventi dei colleghi del settore, i componenti il direttivo, prende atto dello stato di profondo disagio in cui versano gli operatori del settore della F.P. vessati economicamente: qualcuno da oltre 18 mesi e altri da ben più di un anno pur non avendo percepito stipendio, continuano a lavorare in tutte le filiere, con professionalità e senso di dovere.
Oggi si chiedono quale altro settore produttivo in Italia o altrove continuerebbe a lavorare attivamente, qualificando con professionalità gli allievi e a mantenere aperti gli sportelli Multifunzionali nella pubblica amministrazione “UPL e CPI” nonostante non retribuiti.
Stanchi ed esasperati dai messaggi dei media che li vogliono stigmatizzare come i fautori del disastro economico e organizzativo del bilancio regionale presentando il settore come inutile e improduttivo ed omettendo che gli oltre 10.000 operatori molto spesso hanno visto e vedono passare tutto questo sopra le loro teste, con atti che li vedono solo vittime di macchinazioni e stravolgimenti che travestiti da “riforme politicamente corrette” rischiano invece soltanto di azzerare il settore per creare ulteriore clientelismo e propaganda politica.
Condividono quanto il Presidente Crocetta vuole mettere in atto, con l’auspicio ed il desiderio che vada però a fondo mettendo in luce il valore dell’operato dalla Formazione.
I lavoratori degli Sportelli Multifunzionali, da anni offrono agli utenti dei CPI un servizio innovativo e professionale di orientamento ed inserimento al lavoro, grazie al quale, tra l’altro, i CPI raggiungono i loro obiettivi.
Oggi, con una direttiva della Dottoressa Corsello, tutto il lavoro fatto verrà cancellato con un colpo di spugna, e, come sempre, le conseguenze li pagherà il lavoratore e l’utenza.
Agli operatori degli interventi formativi, il sacrificio imposto di fermo delle attività formative per un anno e conseguente CIG a nulla è valso se non ad aumentare la spesa complessiva del settore, danneggiando così i diretti fruitori del servizio, ragazzi e genitori che credono fortemente nella Formazione Professionale.
I Lavoratori chiedono ai vertici sindacali Regionali e Nazionali della FLC, della CGIL e di tutte le OO.SS, alle Istituzioni, di porre in essere azioni immediate ed ancor più incisive, a tutela dei diritti dei lavoratori che stanno vivendo ormai da troppo tempo una condizione drammatica diventata insostenibile, vittime di politiche clientelari che hanno visto in taluni casi la complicità degli Enti stessi.
Il direttivo FLC-CGIL prende atto dello stato di agitazione dei lavoratori, di quanto è stato denunziato dai compagni della F.P. e propone all’unanimità di mettere in atto uno stato di agitazione continua che dovrà fermarsi soltanto quando i lavoratori verranno rassicurati con fatti concreti sul loro destino occupazionale, nel rispetto dei diritti istituzionali, oggi calpestati da vademecum e circolari, che non tengono in considerazione CCNL e Leggi (L.R. 24/76).
Nel più breve tempo possibile una delegazione dei lavoratori della F.P di Enna, chiederà un incontro col Prefetto e con il Sindaco di Enna per consegnare il presente documento e chiedere loro di intervenire con le Istituzioni Regionali e Nazionali affinché anche i lavoratori della Formazione Professionale possano passare le feste Natalizie con i propri familiari con dignità e senza vergognarsi di essere dipendenti della Formazione Professionale.


comunicato stampa