Leonforte. Procura Nicosia notifica 114 avvisi di conclusioni di indagine per maxi truffa a compagnie di assicurazione, indagati anche avvocati e medici compiacenti
Enna-Cronaca - 15/12/2012
I Carabinieri di Nicosia stanno notificando ben 114 avvisi di conclusioni di indagine preliminari della Procura di Nicosia a medici, avvocati, un fisioterapista e gente comune per una presunta maxi truffa a 15 compagnie assicurative che sarebbe fruttata tra il 2007 e il 2008 una somma che supera i 300 mila euro. Da parte dei Carabinieri nessuna conferma, ma da indiscrezioni si avranno notizie certe a fine notifica dei 114 avvisi. Ad alcuni degli “avvisati” ben sei verrebbe contestata anche l’associazione a delinquere. Il reato contestato sarebbe di truffa in circa trenta sinistri stradali. Quindi finti sinistri stradali, supportati da false certificazioni mediche, altrettanto falsi preventivi e falsi testimoni per ottenere un illecito risarcimento per danni fisici e ai veicoli. Ben 15 le compagnie di assicurazione truffate e messe a segno soprattutto a Leonforte. Inizialmente nel registro degli indagati erano state iscritte oltre 100 persone, ma nel corso degli accertamenti le posizioni di alcuni sono state archiviate. Oggi il numero è ben superiore. Un’inchiesta analoga a quella di metà giugno che ha potato alla denuncia di 65 persone principalmente di Barrafranca, da parte della procura di Enna, accusate di avere truffato le compagnie assicurative organizzando falsi incidenti e riscuotendo risarcimenti per danni fisici e ai mezzi del tutto fittizi.
L’inchiesta della procura di Nicosia, però parte da alcune intercettazioni effettuate nell’ambito di una operazione antidroga che portò a diversi arresti operati a Leonforte. In quelle intercettazioni gli indagati, che successivamente vennero arrestati per spaccio di droga, parlavano di “fare un incidente”, quando avevano problemi a pagare le forniture di stupefacenti. Ci sarebbero frasi del tipo: “Stai tranquillo che ora faccio un incidente e ti do i soldi”. Il fascicolo sulle truffe assicurative era stato trasmesso dalla Dda, che aveva coordinato le indagini sul traffico di stupefacenti, alla procura di Nicosia che ha avviato indagini che avrebbero sollevato il velo su un vero e proprio sistema di truffe sistematiche, con falsi certificati medici, falsi preventivi di danni ai mezzi, falsi testimoni. in sostanza un sistema del tutto analogo a quello scoperto dalla Squadra mobile e dalla procura di Enna. nel registro degli indagati ci sarebbero diversi professionisti, in particolare medici, anche se alcune delle posizioni stralciate riguardano proprio specialisti anche di altre province dai quali si recavano i presunti truffatori per sottoporsi a visita. Mancato rispetto della precedenza, tamponamenti, stop non rispettati, in sostanza tutta la serie di sinistri che danno diritto al risarcimento da parte dell’assicurazione, sui quali però, secondo le ipotesi che hanno portato all’indagine, si innescavano anche falsi danni fisici dal colpo di frusta, alle contusioni di spalle, ginocchia, mani. Un sistema nel quale secondo l’ipotesi accusatoria, serve comunque anche la compiacenza dei medici che certificano le lesioni inesistenti.
L’indagine è coordinata dal procuratore capo di Nicosia Fabio Scavone e sarebbe partita da intercettazioni che riguardano fatti risalenti al 2007, ma una volta individuato il sistema e gli artefici principali della truffa, oltre che i “faccendieri” che organizzavano tutto provvedendo alle pratiche supportate da documenti falsi, le indagini si sono allargate a diversi incidenti stradali sospetti che sarebbero stati messi in atto fino al 2011. Il sistematico ricorso ai finti incidenti ed ai falsi danni fisici sembra, dalle indagini in corso una “piaga” che riguarda tutto l’Ennese. L’inchiesta di Nicosia chiarità il ruolo di quanti sono chiamati a valutare danni a mezzi e persone e che avrebbero dovuto accorgersi di trovarsi di fronte a simulazioni palesi.