Per i sottoscrittori dell’esposto la presenza del rifornimento di carburanti (che esiste da più di cinquanta anni ndr) costituisce un grave rischio per la pubblica incolumità e costituisce giornalmente motivo di ingorghi stradali e possibilità di incidenti. Nell’esposto viene specificato che l’attività dell’impianto carburanti si svolge “in condizioni di evidente pericolo. Le pompe di carburante sono esposte sulla strada e potrebbero essere coinvolte in incidenti con conseguenze devastanti per i passanti, sulla circolazione e sull’ambiente; si aggiunga che i serbatoi sotterranei si trovano sotto il corso Sicilia, strada percorsa da miglia di veicoli al giorno. I tombini di approvvigionamento del carburante si trovano anch’essi sulla strada a pochi metri dalla rotonda. Nel corso degli approvvigionamenti l’autocisterna sosta di fronte al rifornimento, quindi sulla strada e mentre le macchine continuano ad attraversare la zona con deviazione effettuata da alcuni birilli, ma con il pericolo che qualche scintilla, qualche ritorno di fiamma o qualche sigaretta buttata a terra possa provocare un autentico disastro. Durante l’approvvigionamento vi è il rischio di esplosione con danni enormi sotto tutti i punti di vista. Viene anche evidenziato che in quella zona sono successi, in passato, diversi incidenti; la circolazione lungo il corso Sicilia viene compromessa dalla continua presenza nell’impianto di lunghe code di macchine che si devono rifornire. Nell’esposto si chiede di disporre gli opportuni accertamenti per valutare sul posto la pericolosità dell’impianto e quindi prendere le opportune precauzioni atte scongiurare ogni pericolo futuro per tutti.
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