Operazione “Nuova Ionia”, “vicinanza a Palumbo e fiducia nella giustizia”

L’arresto dell’ingegnere Roberto Palumbo, responsabile tecnico della discarica gestita da Sicilia Ambiente a Dittaino, nell’ambito dell’operazione “Nuova Ionia” che giovedì ha portato alla sbarra 27 persone, ha destato molto clamore.
Quando Palumbo nella mattina dell’arresto è giunto – molto provato in viso – accompagnato dai carabinieri negli uffici dell’Ato prima e di Sicilia Ambiente in un secondo momento, ci sono stati attimi di smarrimento ed oggi i colleghi, ancora increduli per quanto accaduto, si affidano ad un comunicato per mostrare la loro vicinanza a Palumbo, poche righe, ma incisive.
“I colleghi ed amici dell’Ing. Roberto Palumbo vogliono esprimere la propria solidarietà sentendosi vicini all’amico e collega ed ai suoi familiari in questa amara vicenda”.
L’operazione portata avanti dalla Dia di Catania con carabinieri, polizia e guardia di finanza ha portato alla luce delle irregolarità individuate nella falsificazione dei formulari della raccolta e del conferimento in discarica dell’umido e della differenziata al fine di simulare l’efficienza di un servizio che, in realtà, non c’era. Non si sa ancora nello specifico cosa abbia spinto gli inquirenti ad accusare Palumbo di associazione per delinquere, truffa aggravata e traffico illecito di rifiuti, certamente verrà chiarito nei prossimi giorni quando Roberto Palumbo, a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari, verrà interrogato ed in quella circostanza chiarirà la propria posizione. I riflettori potrebbero accendersi sul sito di compostaggio a Dittaino.
Una fiducia a chi indaga, ma anche all’ing. Palumbo da parte di chi ogni giorno ha avuto modo di lavorarci accanto ed oggi non sa spiegarsi il perché di questa vicenda che nei prossimi giorni verrà approfondita per individuarne le responsabilità delle persone coinvolte e, nello specifico, dell’ing. Roberto Palumbo.
Le accuse mosse nei suoi confronti hanno colpito l’opinione pubblica e, ovviamente, anche i colleghi e gli amici dell’ingegnere catanese che aggiungono: “Siamo certi che la posizione di Roberto verrà presto chiarita, così come siamo fiduciosi che gli organi giudiziari coinvolti sapranno attribuire le reali responsabilità del caso, ridando la dignità che merita all’amico Roberto”.

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redazione-vivienna