Valguarnera, lo splendido boxer Apache è stata trovata morta

Valguarnera. Per Apache, lo splendido boxer, cercato per diversi giorni nelle campagne di Leonforte, dal proprietario Ugo Di Pane e da decine di ragazzi locali, mobilitatisi per l’occasione, non c’è stato nulla da fare. Il magnifico esemplare di cane, una femmina di 16 mesi , è stato trovato morto giovedì sera, nella stessa zona di campagna dove era stato trovato indenne il suo compagno, Ercole di due anni. Si presuppone che durante il suo girovagare abbia ingoiato qualche boccone avvelenato. Ad ipotizzarlo, un veterinario del luogo che ha pure identificato il suo microchip. Denuncia è stata presentata ai carabinieri da parte di Di Pane. Migliore fortuna invece per il suo compagno, l’altro splendido boxer di nome Ercole, che era stato trovato la stessa sera della scomparsa il 21 dicembre scorso, da un ragazzo leonfortese. Questi, dopo averlo avvistato all’interno di un campo di calcetto tra Assoro e Leonforte e rifocillato, lo ha riconsegnato qualche settimana dopo al legittimo proprietario, sentendo il suo appello nel nostro sito web. Ma quello che maggiormente ha suscitato impressione, è la vasta eco che ha suscitato questa vicenda nel mondo dei giovani, in particolare su facebook. Decine di ragazzi leonfortesi, infatti, si sono mobilitati per giorni alla ricerca di Apache, battendo a tappeto la zona di contrada “Pirciata” tra Assoro e Leonforte dove era stato trovato Ercole. I due esemplari di un certo valore e di alta genealogia, com’è noto, erano stati rubati a Valguarnera il tardo pomeriggio del 21 dicembre, dalla villetta del prof. Di Pane, condotti e lasciati liberi nella stessa serata in una contrada vicino Leonforte. Ma per quale motivo? Il prof. Di Pane ci si arrovella da qualche giorno, senza sapersi dare una risposta: “Probabilmente –dice- erano stati rubati per essere rivenduti a terzi, visto che i due cani valevano tanto. Non capisco perché poi sono stati abbandonati. Tuttavia voglio ringraziare il ragazzo leonfortese che mi ha fatto trovare uno dei boxer e i numerosi giovani sempre leonfortesi, che si sono mobilitati per intere giornate alla ricerca dell’altro. Ho notato in loro grande senso civico e sensibilità. Grazie tante.”
Rino Caltagirone