Enna. Esclusione Crisafulli. Angelo Girasole, già membro I° Costituente PD: “cosa ci si sorprende oggi? Non era stato già abbastanza chiaro quel segnale?”

Enna. Riceviamo da Angelo Girasole, già membro I° Costituente PD:Non era mia intenzione, anche se in passato ho ricoperto ruoli di prestigio all’interno del Partito Democratico, commentare la determinazione della Commissione Nazionale di Garanzia del PD che esclude dalle liste il Sen. Mirello Crisafulli ed altri.
La reazione dell’interessato però non può lasciare indifferenti, neanche da semplici osservatori delle vicende politiche, almeno in due punti dallo stesso sollevati.
Il primo quando tende a banalizzare la decisione della Commissione sostenendo che la stessa non è supportata da nessun articolo di Legge, ma dettata da ragioni di opportunità.
Ma come, non è da tempo immemorabile che si chiede ai Partiti di non aspettare i verdetti della Magistratura ma di esercitare autonomamente il potere di selezionare la propria classe dirigente?
La commissione ha finalmente fatto proprio questo principio; ha detto in altre parole: “Lei non può rappresentare il Partito ai più alti livelli istituzionali”. Scusate se è poco.
Il secondo rilievo fatto dall’interessato è la tempistica con cui è stata presa questa decisione, avrebbe infatti preferito che il tutto avvenisse prima dello svolgimento delle primarie.
Forse vale la pena richiamare alla memoria di tutti cosa successe circa tre anni fa in occasione delle primarie a Sindaco di Enna che mi videro protagonista.
Anche allora girava un posterbus e si scatenò una “gogna mediatica”, non solo su giornali di diverso orientamento politico ma addirittura su un giornale di Partito, Europa; anche in quell’occasione “ragioni di opportunità” indussero, guarda caso la stessa persona che evidentemente non ha fatto tesoro di quell’esperienza, al ritiro. Di cosa ci si sorprende oggi? Non era stato già abbastanza chiaro quel segnale?
Un auspicio vorrei infine esprimere, che il Partito Democratico sia coerente sino in fondo e ci risparmi la farsa, a cui abbiamo assistito per le primarie a Sindaco, di veder “l’escluso” utilizzare il risultato delle primarie per esercitare una sorta di diritto di prelazione e piazzare al suo posto un fedelissimo interprete della sua politica.